Il talento di Hamilton: dalla pista alla vita da star

Dopo gli errori del 2016 e l'inizio di stagione incostante, l'inglese si è riscattato

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Ha vinto il Mondiale nella domenica più complicata della stagione. Hamilton si è fatto prendere dalla foga al via e ha compromesso la sua gara alla prima curva. Poco male alla fine, perché il momento della festa è arrivato lo stesso. Con quattro titoli mondiali Hamilton pareggia il conto con Vettel e si inserisce di diritto tra i più grandi piloti della storia. Comprendere il suo talento e i possibili margini di miglioramento è ancora difficile. Hamilton è velocissimo, ha un ottima visione della gara, è un maestro nei sorpassi. Insomma la dotazione completa del fenomeno.

L'unico problema è quando confonde il ruolo di pilota con quello di star planetaria fuori dai circuiti. In quei momenti per Lewis aumenta il margine di distrazione e di conseguenza la propensione all'errore. Per questo motivo nel 2016 perse il mondiale, per lo stesso difetto non è stato costante nella prima parte della stagione. Dal Gran Premio del Belgio in poi Hamilton ha ritrovato il giusto equilibrio e il risultato è stato impressionante. Fino all'ingenuità nella partenza di ieri Lewis non ha sbagliato nulla ed è pronto per mettere l'autografo su altri record, dopo aver strappato quest'anno a Schumacher quello delle pole position.

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