F1, le pagelle del GP d'Australia

Hamilton riprende da dove aveva lasciato, Vettel meglio della Ferrari, mentre la McLaren...

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LEWIS HAMILTON – VOTO 9 Riprende il discorso da dove lo aveva lasciato l'anno scorso. Pole position e vittoria senza troppi patemi. In mezzo al parco il campione del mondo si limita a controllare negli specchietti la sagoma della macchina gemella di Nico Rosberg (voto 8) l'unico avversario credibile del gruppo.
SEBASTIAN VETTEL – VOTO 8 Ottiene il massimo risultato possibile dimostrando di essere perfettamente integrato con la nuova squadra. Il biondino è veloce e astuto quanto basta per far dimenticare in fretta i 5 anni di Alonso a Maranello. Le frasi in italiano sottolineano ampiamente questo aspetto. Il podio è utile a stampare il sorriso sui volti degli uomini in rosso.

FERRARI – VOTO 7 L'operazione restyling ha ricevuto il primo giudizio positivo. Un'analisi più approfondita racconta che Vettel ha beccato dalla Mercedes lo stesso distacco di Alonso nell'edizione precedente. Segno che la squadra ha tenuto la linea di galleggiamento, senza miracolosi miglioramenti che peraltro nessuno si aspettava. Resta da smaltire la rabbia per il pasticcio che ha messo fuori gara Raikkonen (voto 7).
MCLAREN HONDA – VOTO 2 Dopo la gestione tragicomica della vicenda Alonso, alla prima stagionale il gruppo di Woking mette in scena uno spettacolo desolante. Una macchina non parte nemmeno e quella superstite viaggia come una chicane mobile. Chissà con quale motivazione Nando avrà voglia di correre in Malesia.
SAUBER – VOTO 7,5 Nonostante la vicenda giudiziaria legata al mancato impiego di Van de Garde, Nasr e Ericsson riescono a portare un bel carico di ottimismo a casa del signor Peter perennemente sotto stress per colpa di una situazione economica poco felice.
FORMULA 1 – VOTO 3 20 macchine iscritte, 16 al via, 11 appena al traguardo. Sono i numeri che il circo ha esportato dall'altra parte del mondo. Chi comanda fa finta di niente. Ma serve un cambio di rotta immediato per ridare smalto a questo sport. Invece siamo subito alle prese con la sceneggiata Manor/Marussia, con McLaren e Honda che mettono in pista un progetto fallimentare, con l'interferenza dei tribunali.

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