F1, le pagelle del GP d'Ungheria

Hamilton non sbaglia nulla, nubi grigie su Vettel e Kimi vale la riconferma

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LEWIS HAMILTON – VOTO 10
Sabato ha preso il volo sotto il diluvio, domenica ha concesso una replica meno scontata in condizioni climatiche non certo ideali per la Mercedes. Il suo stato di forma è eccezionale, non sbaglia nulla e mette sull'asfalto di Budapest il primo tentativo di fuga nel mondiale.

SEBASTIAN VETTEL – VOTO 7
Viene penalizzato da una strategia di gara che probabilmente lo ha tenuto in pista troppo a lungo nella prima parte, poi arriva una macchinosa sosta box che lo fa rientrare alla spalle di Bottas. Ma il peccato originale è la mediocre prestazione di Vettel in qualifica, un giro che ha complicato il finesettimana della Ferrari. L'anno scorso aveva lasciato Budapest con 14 punti di vantaggio su Hamilton, ora è costretto ad inseguire con 24 lunghezze da recuperare. Uno scenario preoccupante se si pensa a come andò a finire la passata stagione.

KIMI RAIKKONEN – VOTO 7,5
Ha battuto il compagno di box di sabato e avrebbe potuto farlo anche in gara, nonostante la doppia sosta ai box. Aggiungiamo Kimi viaggia con 30 punti in più rispetto all'anno scorso (146 a 116), mentre il vicino di box ne ha 13 in meno (202 a 189). Insomma prima di mollare Raikkonen e prendere Leclerc, a Maranello occorre una profonda riflessione.

DANIEL RICCIARDO – VOTO 8
Parte in fondo al gruppo, sopravvive alle sportellate con i peones e risale fino alla piazza quattro a suon di giri veloci. Una rimonta tutt'altro che facile che ha rischiato di sfumare a pochi chilometri dal traguardo causa manovra fuori legge di Bottas.

VALTTERI BOTTAS – VOTO 7
Per il lavoro che sta facendo meriterebbe un voto più alto, ma a rovinare la pagella è stato il colpo sotto la cintura rifilato a Ricciardo. Al via copre con disinvoltura la fuga di Hamilton, replicando il gesto dopo la sosta ai box di Vettel. E' il secondo pilota che tutti i numeri 1 vorrebbero avere, anche se Bottas si è offeso quando la squadra lo ha definito scudiero perfetto.

RENAULT – VOTO 3

I motori montati sulle Red Bull hanno la stessa resistenza di un mottarello lasciato sotto il sole a ferragosto. Un disastro che ieri ha lasciato per strada Verstappen, dopo aver fatto lo stesso in passato con Ricciardo.

WILLIAMS – VOTO 4
Privilegiare i soldi al talento ha come logica conseguenza viaggiare in fondo al gruppo. Così si macchia il nome di una delle più grandi scuderie nella storia della Formula 1

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