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Sette anni di Ferrari e una statistica non ufficiale con tanto di eccezione che conferma la regola. Uno sguardo a volo d'aquila sulla militanza di Charles Leclerc a Maranello e dintorni evidenzia un dato curioso che non impressionerà più di tanto progettisti, ingegneri e strateghi della Scuderia ma potrebbe anche illunnare con un raggio di luce le speranze dei tifosi delle Rosse e - chissà - magari quelle dello stesso Charles.
Negli ultimi cinque anni Leclerc ha sempre dato il meglio di sé (e con lui la monoposto che guida, si capisce) negli anni pari, subendo invece una flessione - in termini di piazzamenti finale - in quelli dispari: settimo nel 2021, vicecampione del mondo nel 2022, quinto nel 2023, di nuovo sul podio iridato (questa volta terzo) nel 2024, nuovamente quinto nel Mondiale concluso pochi giorni fa ad Abu Dhabi.
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C'è di più. Nel periodo preso in considerazione la curiosa statistica ... ad anni alterni "regge" anche in termini di vittorie: tre sia nel 2022 che nel 2024, nessuna nel 2023 (una invece - a Singapore - per il suo compagno di squadra Carlos Sainz) e nello sciagurato 2025. Al conto totale (il ferrarista vanta otto successi) ne mancano due, le prime due della sua carriera, conquistate all'esordio con la Ferrari nel 2019: anno dispari, l'eccezione di cui all'inizio di queste righe, insieme al 2018 (stagione d'esordio di Charles con la Sauber) e al "pandemico" 2020 da soli diciassette appuntamenti.
Tornando al presente, il 2026 in quota "anni pari" offre al nostro se non altro una prospettiva beneaugurante. Serve molto di più naturalmente. In attesa di dati "certi" (tocca attendere un altro mese e mezzo i test a porte chiuse di Barcellona), si può aggiungere che in fondo Leclerc ha ottenuto il suo miglior risultato finale (secondo alle spalle di Max Verstappen) quattro anni fa: allora come oggi (anzi... domani) alla prima stagione di un nuovo regolamento tecnico!