Norris campione: si scatena la festa ad Abu Dhabi
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L'inglese festeggia il suo primo titolo condividendo le sue emozioni con il box: "Percorso lungo, è una gioia da impazzire"
di Alberto GasparriIl primo titolo di Lando Norris è arrivato al termine di una stagione piena di emozioni e colpi di scena. Una stagione che si è deciso negli ultimi trecento chilometri e che ha premiato per la prima volta il talento inglese della McLaren. "Oh mio dio, abbiamo fatto la storia. Grazie ragazzi, ti voglio bene mamma. Non sto piangendo...", le prime parole a caldo durante la comunicazione con i box. 'Non pensavo che avrei pianto, invece piango. E sono fiero di far piangere tante persone: è stato un percorso lungo e voglio ringraziare il team e la mia famiglia, che mi ha sostenuto fin dall'inizio. E' una gioia da impazzire", ha poi aggiunto appena sceso dalla sua monoposto.
"Una sensazione fantastica, mi congratulo anche con Oscar e Max (Piastri e Verstappen, ndr), è stato un onore e ho imparato tanto da entrambi. È stata un'annata lunga ma ce l'abbiamo fatta - ha proseguito il pilota britannico - . Cosa ho pensato durante la gara? Ho provato a non pensarci, è stata una gara molto lunga, sapevo che sarebbe stata lunga, può succedere sempre tutto in F1, ho provato ad alzare il ritmo alla fine, volevo lottare fino alla fine. Sono troppo felice".
Sull'investigazione che lo riguardava per un sorpasso ai limiti su Tsunoda: "Non ero preoccupato, sapevo che quello che avevo fatto era corretto. È stato un percorso lungo con la McLaren, siamo insieme da tanti anni, abbiamo passato momenti molto difficili, ma ora ce l'abbiamo fatta".
"Cosa ho provato negli ultimi giri? Sono stati piuttosto lunghi, ho potuto godermeli guidando un po' più lento e guardando gli spalti, avevo anche qualche lacrima la mia visiera si stava un po' annebbiando però mi sono potuto godere gli ultimi giri e assorbire bene quei momenti, non puoi mai saperlo ma potrebbe anche essere l'ultima volta anche se io spero e credo che non sarà così", il suo racconto.
"Incredibile, surreale, sognavo tutto questo come ogni pilota - ha poi confessato Norris davanti ai tifosi - . Sono riuscito a recuperare il distacco, portarmi in vantaggio e fare le prestazioni che servivano per vincere. Le mie prestazioni migliori sono arrivate quando le cose non sono andare come speravamo".
E alla fine è arrivato il titolo: "Voglio dire, è stato un lungo viaggio con la McLaren, sono con loro da nove anni e abbiamo attraversato molti momenti difficili e molti momenti belli. Per me è stato un grande successo riportare loro qualcosa, ed è il loro primo titolo piloti in molti, molti anni, quindi sento di aver fatto la mia parte per la squadra quest'anno e sono molto orgoglioso di me stesso per questo. Sono ancora più orgoglioso per tutti coloro che spero di aver fatto piangere".
Norris si toglie anche un sassolino dalla scarpa: "Ho sempre cercato di essere il più onesto e genuino possibile, a volte ho detto cose che non possono mettere d'accordo tutti ma ho sempre cercato di essere me stesso e di fare tutto a modo mio. Molti avevano detto che dovevo essere più aggressivo, che dovevo fare questo o quello, ma avevate torto. Non vi ho seguiti e ho vinto lo stesso. E' stata una giornata davvero incredibile, siamo campioni del mondo ed è davvero una figata". "Sono ancora più fiero di non aver dovuto provare a essere qualcuno che non ero quest'anno, ho continuato a essere me stesso, un ragazzo per bene in pista, correndo nel modo più corretto e genuino possibile - ha aggiunto il pilota della McLaren - Potevo prendere più rischi, fare più cattiverie, buttare la gente fuori, però preferisco averlo fatto nel modo in cui volevo farlo. Io voglio solo correre a modo mio e penso di averlo fatto, questo mi rende ancora più fiero del traguardo raggiunto oggi", ha ribadito.
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ZAK BROWN (CEO MCLAREN): "TEAM DA SOGNO"
“L’anno scorso abbiamo chiuso il campionato alla fine con la Ferrari, il team più iconico, è sempre molto bello lottare contro questi ragazzi. Red Bull è un team fantastico e Max è un pilota incredibile, per batterli devi dare il meglio: Lando e Oscar compongono davvero un team da sogno, poi tutti in McLaren hanno fatto un lavoro straordinario“. “Posso assicurare che abbiamo avuto paura anche noi con le papaya rules, ma abbiamo due grandi piloti degni di essere campioni. Vogliamo correre duramente ma in modo corretto: sappiamo che questo comporta potenzialmente dei rischi, però preferisco così. Io non potrei essere più felice per i piloti, e non vedo l’ora di festeggiare il titolo anche con Oscar“.
ANDREA STELLA (TEAM PRINCIPAL): "TRE ANNI FA ERAVAMO ULTIMI"
“Sicuramente è stato un cammino molto duro, 24 gare rendono un campionato una vera e propria maratona. Aver affrontato questa maratona rimanendo coerenti con un approccio che potesse dare ad entrambi i piloti perché entrambi meritavano di partecipare alla contesa finché la matematica non avesse detto il contrario è stato impegnativo. Il volume di lavoro e l’attenzione richiesta è stato molto importante. Siamo tutti molto soddisfatti ed orgogliosi. Talvolta vincere o perdere è una questione di piccoli dettagli. Bisogna stare attenti ad attore dei comportamenti che possono distruggere la continuità del percorso verso il futuro. Tre anni fa eravamo ultimi ed oggi siamo campioni. La volontà di costruire è stata fondamentale".
"Sono particolarmente felice per Lando. Questo risultato lo ripaga di un percorso personale che quest’anno ha avuto un’accelerazione importante in seguito anche delle difficoltà di inizio stagione. Un campione deve evolversi rimanendo se stesso. Lando ha retto le pressioni del mondo di oggi. Abbiamo fatto tanti piccoli accorgimenti sulla macchina e sul modo di guidare. Un percorso fatto di tanti elementi, grande volontà ed una certa voglia di crederci”.