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VERSO AUSTIN

Austin, parte la volata per il titolo. Ferrari, un digiuno lungo (quasi) un anno

Si avvicina pera la Scuderia di Maranello uno scomodo anniversario

di Stefano Gatti
14 Ott 2025 - 11:38
 © Getty Images

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Quattro Gran Premi nelle Americhe per sbrogliare - verosimilmente - la matassa iridata prima del gran finale nella Penisola Arabica. Si parte (anzi si riparte) da Austin, per poi spostarsi in Messico per chiudere la prima parte di un poker che - dopo una settimana di pausa - verrà completato invertemdo la rotta: da San Paolo del Brasile a Las Vegas.

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Il Gran Premio di Singapore ha premiato la crescita Mercedes (vittoria di George Russell, il quinto posto di Andrea Kimi Antonelli) e la tenuta di Max Verstappen che con il secondo posto di Marina Bay ha sì fatto un passo indietro (e uno verso il basso sul podio) dopo l'uno-due vincente di Monza e Baku ma continua a mettere il sale sulla coda alla McLaren e ai suoi piloti. Con il terzo posto di Singapore Lando Norris ha strappato la "miseria" di tre punti ad uno spento Oscar Piastri, di fatto mancando una buona occasione di fare un passo avanti più sostanzioso nella classifica generale. Sono attualmente ventidue i punti che dividono l'inglese dall'australiano ( 336 a 314). Dopo il bruciante passaggio a vuoto di fine agosto a Zandvoort, Norris ha riguadagnato solo dodici punti al compagno di squadra-rivale nella corsa al titolo (39 a 27): troppo pochi per invertire la tendenza e il pronostico che vede attualmente Oscar favorito nella sfida per quello che per entrambi sarebbe il primo titolo iridato. Smaltiti i festeggialmenti per il secondo Mondiale Costruttori consecutivo (e il decimo della sua storia), il team diretto in pista da Andrea Stella si candida a rimettere sull'asfalto del COTA (Circuit Of The Americas) di Austin lo smalto vincente. Il più recente successo della McLaren (con Piastri, ovviamente) è quello del già citato Gran Premio d'Olanda.

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Piastri e Norris inseguono ancora la prima vittoria in Texas, dove Verstappen si è imposto tre volte di fila dal 2021 al 2023, mentre ad attraversare per primo la linea del traguardo dodici mesi fa è stato Charles Leclerc. Per il monegasco si trattò dell'ottava e - purtroppo per lui - più recente vittoria. La Ferrari avrebbe poi fatto il bis (ed in maniera ancor più convincente) al successivo appuntamento di Mexico City grazie ad un superlativo Carlos Sainz che nel Paese centroamericano avrebbe colto il suo ultimo successo in tuta rossa. Si avvicina insomma a grandi passi per la Scuderia uno scomodissimo anniversario: quella messa a segno dall'ex Sainz domenica 27 ottobre 2024 è la più "recente" vittoria del Cavallino Rampante. Serve ancora una volta un segnale di riscossa, qualcosa in grado di rilanciare quantomeno la volata al secondo posto Costruttori che vede al momento la Ferrari a quota 298 punti: 27 meno della Mercedes, solo otto più della Red Bull, altrimenti nota ormai come "Team Verstappen". Troppo poco però per salvare una stagione assolutamente mediocre e priva di guizzi da parte di Leclerc e di Lewis Hamilton, e non certo per colpa loro.