Le nuove auto sportive di Toyota sono passione pura
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Toyota ha messo in scena una visione. Woven City è il luogo simbolico in cui il costruttore giapponese ha deciso di ridefinire il senso stesso dell’automobile nel XXI secolo. Ed è da qui che riparte anche la sua idea di sportività
di Redazione Drive Up© Ufficio Stampa
Woven City è un ambiente di test permanente in cui Toyota prova a rispondere a una domanda che oggi pesa più dei listini e dei modelli: che ruolo può avere l’automobile in un mondo che non la considera più centrale? Ed è proprio da qui, da una città dove l’auto non è protagonista, che Toyota rilancia la sua idea di sportività.
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Tre concept
Le tre concept presentate a Woven City raccontano tre strade diverse verso lo stesso futuro. La GR GT è l’erede spirituale delle grandi coupé giapponesi: motore 4.0 litri V8 da 650 CV, elettrificazione funzionale, costruzione rigorosa. La GR GT3 è ancora più diretta. Nessuna mediazione elettrica, nessun compromesso urbano. È una macchina pensata per le corse, una competizione pura in un’epoca che tende a sterilizzare tutto.
Anche elettrica
Poi c’è la Lexus, elettrica, lunga e bassa, che raccoglie simbolicamente l’eredità della LFA senza copiarla. Stesse proporzioni mentali, ma grammatica nuova considerando che sotto il cofano non c'è più il mitico V10 aspirato. Il punto non sono le tre auto. Il punto è il luogo che le presenta. In una città pensata per ridurre la dipendenza dall’auto, Toyota ci piazza la sua idea più radicale di passione. Non per contraddirsi, ma per dimostrare che la sportività può sopravvivere anche quando l’automobile smette di essere necessaria.