UDINESE-MILAN 3-1

Serie A, Udinese-Milan 3-1: Ibra non basta, quarto posto a rischio

I friulani tornano alla vittoria casalinga che mancava dal 18 settembre grazie a Pereyra, Beto ed Ehizibue. Per i rossoneri un solo punto nelle ultime tre

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Il Milan crolla 3-1 contro l'Udinese nella 27a giornata di Serie A e ora mette a serio rischio il quarto posto e un piazzamento nella prossima Champions League. Partono male i rossoneri che al 10' vanno già sotto a causa di un destro preciso di Pereyra, un'azione viziata da un errore in impostazione da Bennacer. Nel finale del primo tempo succede di tutto: Doveri assegna un rigore grazie al Var per un mano di Bijol, Ibra sbaglia dal dischetto ma l'arbitro fa ripetere perché Beto è entrato prima in area e partecipato all'azione. Nella ripetizione lo svedese non sbaglia (49'), diventando il più vecchio marcatore della Serie A. Al 51', però, Beto anticipa Thiaw e riporta ancora avanti l'Udinese. Al 70' il tris di Ehizibue da pochi passi che chiude il match. Per Pioli solo un punto nelle ultime tre di campionato, 15 in 12 gare nel 2023.

LA PARTITA
Dal 3-1 all'Inter dello scorso 18 settembre, al 3-1 al Milan di questa sera: dopo sei mesi l'Udinese torna a vincere davanti ai propri tifosi, lo fa con grande merito con un Milan tornato quello di gennaio, ovvero una squadra con poche idee e troppo vulnerabile dietro. Gli unici alibi per Pioli sono le assenze (pesanti) di Giroud e Theo Hernandez, ma da sole non possono giustificare una prova sottotono e un approccio alla gara da dimenticare, quando Ibra e compagni hanno regalato mezzo primo tempo alla squadra di Sottil. Fatale, poi, il gol del 2-1 preso in pieno recupero, tanto più inaccettabile perché arrivato solo due mnuti dopo il pareggio su rigore. Pioli ha provato a un certo punto a tornare al passato, rispolverando il 4-2-3-1, ma stasera si è avuto la prova che i moduli contano fino a un certo punto e fare la differenza sono voglia e atteggiamento. Continua il momento no di Leao, che proprio non si trova con il nuovo schema. Un bel problema per Pioli in vista di questo finale di stagione, con il quarto posto che rischia di sfuggire via, eventualità che sarebbe un danno sportivo ed economico davvero pesante

Sottil cambia un solo elemento dell'11 che è partito nella vittoria di Empoli: Samardzic prende il posto di Lovric. In attacco conferma per la coppia Beto-Success. In casa Milan, senza lo squalificato Giroud, la grande novità è Ibrahimovic che, con la fascia da capitano al braccio, ritrova una maglia dal 1' 419 giorni dopo l'ultima volta, il 23 gennaio 2022 in Milan-Juventus, quando venne sostituito dopo 28 minuti. Lo svedese, a 41 anni e 166 giorni, diventa anche il più anziano giocatore di movimento titolare in Serie A. A centrocampo si ricompone la coppia Tonali-Bennacer, mentre Ballo-Touré prende il posto dell'influenzato Theo Hernandez. 

Nei primi 20' c'è in campo una sola squadra, l'Udinese, che alla prima azione passa: errore di Bennacer in impostazione con pallone intercettato da Samardzic, poi Pereyra sorprende Maignan con un destro chirurgico che passa proprio sotto le gambe dell'algerino e lascia di sasso il portiere francese (10'). Ibra non riesce mai a dialogare con Leao e si vede solo su punizione al 14', un tiro forte ma centrale e alto di poco. L'Udinese pressa bene e crea ancora grattacapi con Walace e Beto, pur senza impensierire Maignan. Il Milan cresce con il passare dei minuti e la prima conclusione nello specchio porta la firma di Saelemaekers (centrale tra le braccia di Silvestri), subito imitato da Leao (23'). I padroni di casa abbassano troppo il baricentro e lasciano il pallino nella mani del Milan, che non crea grandi occasioni prima del concitatissimo finale di tempo. Al 43' Leao controlla in area e il pallone sbatte prima sulla coscia e poi sul braccio largo di Bijol: Doveri fa proseguire, ma viene richiamato dal Var e assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va Ibrahimovic, ma Silvestri respinge la conclusione dello svedese gettandosi sulla sua sinistra. Il Var richiama ancora l'arbitro, che fa ripetere perché Beto è entrato prima in area e poi è stato il primo ad andare sulla respinte del portiere. Sottil perde le staffe e Doveri lo caccia dal campo. La responsabilità del rigore se la prende ancora Ibrahimovic, che calcia forte e centrale spiazzando Silvestri: lo svedese diventa così il calciatore più anziano a segnare in Serie A, battendo il precedente primato di Billy Costacurta, a segno a 41 anni e 25 giorni il 19 maggio 2007 proprio contro l'Udinese. Le emozioni non sono però finite qua e al 51' l'Udinese passa ancora: Success dal fondo la mette nell'area piccola per Beto, che anticipa Thiaw e spiazza Maignan.

Il Milan prova a fare il match nel secondo tempo, ma l'Udinese si difende con ordine e soffre pochissimo. Pioli prova anche a rispolverare la difesa a quattro con gli inserimenti di Rebic e Krunic (fuori Saelemaekers e Bennacer), ma la squadra non si scuote e sembra priva di idee e con poche energie. Così al 70' cala il sipario: Success, il migliore dei suoi, si libera di Thiaw e serve Udogie, sinistro strozzato che finisce sui piedi di Ehizibue che a porta vuota cala il tris. Entrano anche De Ketelaere, Origi e Calabria, ma proprio non è serata. Un brutto Milan torna casa con le ossa rotte, ma la cosa più grave è che pare tornato quello del mese di gennaio. La sosta pare arrivare come un toccasana al momento giusto.

LE PAGELLE
Success 7,5
- La sua unica pecca è che non segna mai, ma è prezioso negli assist e nel sacrificarsi per la squadra. Ci metto lo zampino nel secondo nel terzo gol, prima con un assist e poi dando il la all'azione. Si integra perfettamente con Beto
Pereyra 7 - Ovunque lo metti, l'argentino non delude. Corre, lotta, pressa e questa sera ha anche il grande merito di sbloccare il match con un destro chirurgico.
Udogie 7 - Il terzino già di proprietà del Tottenham è davvero devastante a sinistra, dove corre come un matto, recupera palloni e sfonda sempre senza problemi. Il gol di Ehizibue è per metà suo.

Ibrahimovic 6 - Giornata agrodolce per lo svedese che festeggia il record di marcatore più anziano della Serie A con una brutta sconfitta. La sufficienza è per il rigore segnato, anche se al secondo tentativo.
Leao 5 - Un destro a giro respinto da Silvestri e stop, visto che il rigore è più una ingenuità di Bijol che un suo merito. Con il nuovo schema il portoghese proprio non si trova ed è lontano parente del miglior giocatore della Serie A ammirato l'anno scorso. Un po' meglio con la difesa a 4, ma ancora non ci siamo
Thiaw 5 - Serata no anche per la grande sorpresa di questo 2023 del Milan. Si fa anticipare troppo agevolmente da Beto in occasione del 2-1, nell'ultima azione del primo tempo.

IL TABELLINO
UDINESE-MILAN 3-1
Udinese (3-5-2)
: Silvestri 6,5; Becao 6,5, Bijol 5,5, Perez 6; Ehizibue 6,5 (43' st Festy sv), Samardzic 6,5 (28' st Lovric 6), Walace 6, Pereyra 7 (36' st Arslan sv), Udogie 7 (44' st Zeegelaar sv); Beto 7, Success 7,5 (29' st Thauvin 6). A disp.: Padelli, Piana, Abankwah, Nestorovski, Pafundi. All.: Sottil 7
Milan (3-4-1-2): Maignan 5,5; Kalulu 5,5, Thiaw 5, Tomori 5 (31' st Calabria 6); Saelemaekers 5 (19' st Rebic 5), Tonali 5,5, Bennacer 4,5 (19' st Krunic 5,5), Ballo-Touré 5; Brahim Diaz 6 (31' st De Ketelaere 5,5); Leao 5, Ibrahimovic 6 (31' st Origi 5,5). A disp.: Tatarusanu, Mirante, Adli, Bakayoko, Kjaer, Florenzi, Pobega, Vranckx, Gabbia. All.: Pioli 4,5
Arbitro: Doveri
Marcatori: 10' Pereyra (U), 49' rig. Ibrahimovic (M), 51' Beto (U), 25' st Ehizibue (U), Tonali (M), Becao (U)
Ammoniti: Perez (U), Kalulu (M), Walace (U), Festy (U)
Espulsi: -
Note: Al 47' espulso Sottil (U) per proteste

LE STATISTICHE
Zlatan Ibrahimovic è il marcatore più anziano nella storia della Serie A (41 anni e 166 giorni), superando Alessandro Costacurta (41 anni e 25 giorni, nel maggio 2007).
Zlatan Ibrahimovic (156 gol) ha eguagliato Roberto Mancini, Luigi Riva e Filippo Inzaghi in 21ª posizione tra i giocatori con più reti segnate nella storia della Serie A, inoltre è tornato a segnare in Serie A 433 giorni dopo l'ultima volta (contro il Venezia il 9 gennaio 2022).
Lazar Samardzic è il giocatore più giovane ad aver realizzato almeno tre e gol e servito almeno tre assist in questa Serie A (quattro reti e tre passaggi vincenti).
Nell'era dei tre punti a vittoria solo Olivier Bierhoff (36) e Roberto Muzzi (45) hanno impiegato meno gare di Beto (55) a realizzare 20 gol in Serie A con i friulani.
Nelle ultime due stagioni solo Domenico Berardi (19) e Rafael Leão (14) hanno servito più assist di Isaac Success tra gli attaccanti in Serie A.
Zlatan Ibrahimovic - già il calciatore di movimento più anziano in Serie A nell'era dei 3 punti a vittoria - è il 3° giocatore di movimento a scendere in campo dal 1° minuto a 41 anni da quando è disponibile questo dato (dal 94/95), dopo Vierchowod e Costacurta.
Il Milan ha perso quattro delle ultime cinque trasferte disputate in Serie A (1V), tante sconfitte esterne quante quelle registrate nelle precedenti 54 gare fuori casa.
L'Udinese ha vinto due partite di fila in Serie A per la prima volta da agosto-ottobre 2022 (sei in quel caso).
Dal 2021/22 Destiny Udogie è stato coinvolto in 15 gol (otto reti e sette assist) in Serie A, tra i difensori solo Theo Hernández (17) è stato coinvolto in più marcature nella massima serie.
Il Milan ha subito quattro gol nei primi 10 minuti di questa Serie A, due di questi sono arrivati contro l'Udinese (rete di Rodrigo Becão dopo due minuti nella gara di andata).
Roberto Pereyra ha trovato il gol in due gare interne consecutive per la seconda volta in Serie A (la prima nel dicembre 2012 contro Parma e Cagliari).
Kingsley Ehizibue ha realizzato due gol nelle ultime otto partite di Serie A dopo che nelle prime 13 non aveva mai segnato.
Marco Silvestri è il portiere che ha fronteggiato più rigori (26) nei cinque grandi campionati europei da quando Opta raccoglie questo dato (dal 2006/07) senza averne parato neanche uno.
Rafael Leão ha giocato la sua 150ª partita con il Milan in tutte le competizione.
Alexis Saelemaekers ha giocato la sua 100ª partita in Serie A, è il 7º belga a raggiungere questo traguardo nella competizione nell'era dei tre punti a vittoria.

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