PLAYOUT SERIE B

Serie B: al Pescara l'andata dei playout, piegato il Perugia in rimonta

All'Adriatico passano gli ospiti con Kouan, nella ripresa a segno Galano e Maniero (rigore). La salvezza si decide al Curi

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L'andata dei playout di Serie B va al Pescara, che sul campo amico dello stadio Adriatico batte in rimonta il Perugia e fa un passo verso la salvezza. Finisce 2-1 per gli abruzzesi, in grossa difficoltà nel primo tempo e puniti al 40' dal colpo di testa di Kouan. Nella ripresa cambia tutto dopo l'incornata di Galano al 58' che vale il pareggio: i padroni di casa ritrovano fiducia e raddoppiano al 68', grazie a un rigore di Maniero.

Avevano entrambe altri piani per questa stagione, ora si ritrovano a contendersi l'ultimo posto per conservare la Serie B. Sono Pescara e Perugia, che si ritrovano all'Adriatico nell'andata della finale playout, dove a sorridere sono i padroni di casa dopo quasi un'ora di paura. Il Pescara vince infatti in rimonta e si prende un importante vantaggio in vista del ritorno del Curi, dove potrebbe pesare anche la migliore posizione in classifica di un Perugia infuriato nel finale per un lancio di palloni in campo durante una propria azione d'attacco. La partita, anche a causa dell'altissima posta in palio, stenta a decollare. A rompere gli indugi sono quindi i padroni di casa all'8', con Masciangelo che colpisce al volo sugli sviluppi di un corner: Vicario se la cava. Dall'altra parte solo dopo il quarto d'ora si accende il Perugia, ma il colpo di testa di Kouan si perde sul fondo. Il resto del primo tempo sembra favorevole al Pescara, pericoloso con il colpo di testa di Scognamiglio e la girata di Pucciarelli che non trovano la porta. Così la rete arriva, ma la segna il Perugia: succede al 40', quando Falzerano sfrutta il pallone giusto per il colpo di testa vincente di Kouan.

Il Pescara, che prima dell'intervallo chiede invano un calcio di rigore per un presunto mani di Gyomber, non sembra avere le energie mentali per recuperare la partita nemmeno della ripresa: i primi dieci minuti sembrano infatti in pieno controllo degli umbri, che non rischiano nulla e anzi potrebbero anche raddoppiare con Capone (bravo Zappa a chiuderlo). La partita svolta però al 58', quando il colpo di testa di Galano regala il pareggio ai padroni di casa. Il gol stravolge gli equilibri psicologici della partita, con il Pescara che continua ad attaccare e il Perugia che cerca disperatamente di limitare i danni. Così Vicario deve impegnarsi per respingere il colpo di testa di Campagnaro, quindi nega a Memushaj il gol olimpico direttamente dalla bandierina del corner. Nulla può tuttavia al 68', quando Nicolussi trattiene Pucciarelli in area e viene assegnato un rigore che Maniero trasforma. Solo a questo punto torna ad attaccare il Perugia, ma Melchiorri e Carraro vengono chiusi e poi Buonaiuto non è preciso.

Nel finale gli umbri attaccano disordinatamente e i padroni di casa si difendono con grande apprensione. Il finale poi fa esplodere la rabbia del Perugia, quando dalla panchina di Sottil arriva un pallone in campo. L'azione degli umbri si deve fermare e a farne le spese è il team manager biancazzurro Gessa, che viene espulso. Ma il risultato non cambia più.

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