Le prime parole di Donadoni allo Spezia: "In squadre come Juve e Milan il percorso sarebbe più agevolato"
di Stefano Fiore© X
Si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Roberto Donadoni come nuovo allenatore dello Spezia. Il tecnico, che torna in panchina a cinque anni dall'ultima esperienza, ha subito messo in chiaro le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la panchina ultima in Serie B, sottolineando il suo spirito combattivo.
Donadoni ha spiegato di aver rifiutato la via più semplice, sposando un progetto che considera adeguato al suo percorso: "La scelta più facile poteva essere vedere come sarebbe andata col Bari e poi decidere se accettare l'offerta dello Spezia ma non mi è mai piaciuto partire dal facile. Sono in cerca di sfide. Adesso siamo qui e cercheremo di fare tutto quello che è possibile e nelle mie capacità".
Il tecnico ha aggiunto di non essere "alla ricerca" di panchine blasonate come Juventus o Milan, dove il percorso sarebbe "più agevolato".
Concentrandosi sulla squadra ereditata, Donadoni ha riconosciuto il lavoro del predecessore D'Angelo ma ha identificato subito le aree di miglioramento: "È una squadra che palesa inevitabilmente delle difficoltà. La cosa che mi è piaciuta in questi due giorni è l'atteggiamento avuto. Sotto il profilo dell’intensità credo ci sia un po’ da lavorare. Pretendo molto dal sottoscritto e di conseguenza dagli altri. Io questa predisposizione l’ho notata, c’è. C’è un aspetto fisico e mentale sul quale lavorare."
Riguardo l'impostazione tattica, Donadoni ha ribadito l'importanza della flessibilità: "Non escludo niente, dopo due giorni di allenamento pensare di introdurre qualcosa di completamente diverso diventa difficile... Credo che la capacità di adattarsi dal punto di vista tattico alle caratteristiche dei giocatori sia importante".