Domenica si giocherà il primo derby di Milano dopo la storica vendita dello stadio a Inter e Milan. Una data simbolica che tocca profondamente Federico Jaselli Meazza, 56enne residente a Madrid, tifoso interista e, soprattutto, nipote di quel Giuseppe Meazza a cui l'impianto è intitolato. Intervistato da Tuttosport, Jaselli Meazza ha espresso sentimenti contrastanti riguardo il passaggio di proprietà e il destino dell'iconico stadio.
Se da un lato la privatizzazione era "auspicabile da tempo", dall'altro il progetto di abbattimento lascia l'amaro in bocca a Meazza: "Sarei anche felice se non fosse per il proposito di buttarlo giù: dispiace moltissimo a me e alla mia famiglia, per ciò che lo stadio ha rappresentato per oltre un secolo." Jaselli Meazza comprende le ragioni economiche dei club ("spero ne beneficino"), ma difende l'estetica dell'attuale impianto: "Credo sia lo stadio più bello del mondo. Va rimodernato, certo, ma resta un gioiello. Me lo godrò finché possibile".