IL CASO

Tensione Sampdoria: un bossolo in una busta per Ferrero e Garrone

La Digos genovese indaga su chi ha inviato l'involucro alla sede blucerchiata di Corte Lambruschini

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Tensione Sampdoria: un bossolo in una busta per Ferrero e Garrone - foto 1
© Getty Images

Un lettera di minacce accompagnata dal proiettile a salve di una scacciacani è stata recapitata questa mattina al quartier generale della Sampdoria di Corte Lambruschini. Sulla vicenda indaga la Digos. La busta conteneva oltre al bossolo anche un messaggio scritto a mano in stampatello: "Questa volta è a salve, il prossimo sarà vero".  Secondo le prime informazioni anche una lettera indirizzata al presidente Massimo Ferrero e all'ex patron blucerchiato Edoardo Garrone.

Questa mattina un gruppo di circa 70 ultras ha inscenato una protesta in via Martin Piaggio, davanti agli uffici della Erg, al momento chiusi. I tifosi hanno urlato slogan, acceso fumogeni, e attaccato un volantino con scritto 'Garrone-Mondini vergogna'. Secondo la Digos, questa protesta non sarebbe collegata alla busta con proiettile recapitata questa mattina. Nei giorni scorsi i tifosi avevano scritto un comunicato contro la famiglia Garrone-Mondini. "Non funziona così - avevano scritto - . Abbiamo la netta sensazione che stiate cercando di scaricare il barile. Pensate veramente di cavarvela così? Dando la colpa a Ferrero e al cda? Voi, famiglia Garrone-Mondini, siete i primi colpevoli di questo scempio. Ferrero? Siete voi che lo avete accolto in pompa magna consegnandogli le chiavi della società. Se l'U.C.Sampdoria sparisce, voi, famiglia Garrone-Mondini, sarete i primi responsabili". Già a novembre gli ultras avevano sfilato per le vie del centro contro la dirigenza e "per prendere duramente posizione contro tutto e tutti quelli che stanno facendo il male della Sampdoria".

LA SAMPDORIA: "STIGMATIZZIAMO LE INTIMIDAZIONI"
"L'U.C. Sampdoria condanna fermamente gli episodi accaduti nella giornata odierna, stigmatizzando ogni forma di intimidazione e violenza e auspicando nel contempo che la delicata situazione del club possa essere gestita nei modi e nelle sedi più opportune".

GARRONE: "CLIMA GRAVISSIMO"
"L'aggressione avvenuta oggi per opera di un gruppo di sedicenti tifosi della Sampdoria alla sede della Società San Quirico segna il superamento del livello di guardia e della soglia di tolleranza del diritto di espressione e di critica". Lo afferma il presidente della Erg e ex patron della Sampdoria Edoardo Garrone dopo le due contestazioni andate in scena oggi da parte di un gruppo di tifosi sampdoriani prima sotto la sede della società San Quirico che fa capo alla sua famiglia e dopo la busta contenente un proiettile recapitata oggi nella sede della Sampdoria a Corte Lambruschini, indirizzata proprio a Garrone e all'attuale presidente Massimo Ferrero. "Il clima che si è originato in città e nella tifoseria - prosegue Garrone - alimentato in modo irresponsabile da alcuni media, oltre che da odiatori da social (siano essi dilettanti o professionisti) ha raggiunto un grado di pericolosità gravissimo. Faccio appello alle autorità, agli opinion leader, ai media e ai responsabili delle organizzazioni di tifosi perché si rientri nei binari di civile convivenza che caratterizza la nostra città, Pur confermando di non avere alcuna responsabilità nella situazione attuale della Società U.C. Sampdoria che andrebbe cercata altrove, non contesto il legittimo diritto di critica (pur se indirizzato alla persona sbagliata), ma reclamo il rifiuto di ogni forma di violenza sia verbale (sin qui troppo tollerata) che, soprattutto, fisica".
 

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