INDIMENTICATO CAPITANO

Totti riavvicina la Roma: "Se i Friedkin chiamano ci parlo"

Il Pupone apre ai giallorossi: "Anche se ho intrapreso un percorso e voglio portarlo a termine"

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Francesco Totti e la Roma si riavvicinano? Questo dicono le voci che circolano da qualche giorno nella Capitale e tanto basta per un'apertura importante da parte dell'ex capitano giallorosso: "Ancora non è successo - dice Totti -, ma se dovessero chiamarmi i Friedkin, sicuramente mi metterei seduto a parlare con loro". Durante la diretta social sulla Bobo Tv, con Vieri, Lele Adani e Antonio Cassano, il Pupone ha detto ancora: "Ma in questo momento ho intrapreso questo percorso e voglio portarlo a termine, altrimenti non sarei in pace con me stesso. Ho messo su una squadra di grandi persone, mi sentire uno schifo a lasciarli in mezzo alla strada". 

In attesa di capire cosa farà "da grande", Totti vive la sua Roma da tifoso: "Mi incavolo vedendola. Spero con il mio nuovo lavoro di portare dei giocatori di livello alla Roma come avrei voluto fare da dirigente". E a proposito del suo attuale lavoro: "Non mi aspettavo di farlo. Mi sarei aspettato di rimanere alla Roma per sempre, ma poi sono stato messo con le spalle al muro e spero di aver fatto la scelta migliore adesso".

"Comunque - ha svelato - ho trovato quattro-cinque gioielli. Uno di questi è Coccolo, che ora è alla Cremonese. Ma cerco solo ragazzi che non sono già impegnati, altrimenti giro alla larga. Io faccio tutto a norma. Poi se tra qualche anno mi dovessi stancare, o se qualcuno dovesse continuare a mettermi i bastoni tra le ruote, potrei anche pensare di fare altro".

Sulla Roma di oggi una considerazione: "La proprietà è straniera, così come l'allenatore e il direttore sportivo. Inserire un romano dentro il club sarebbe la cosa migliore per fare da tramite tra dirigenza e squadra. Se io avessi una squadra di calcio chiamerei tanti ex giocatori e li smisterei nei vari incarichi. Chi ha giocato a calcio sa di calcio".

Totti ha parlato anche di quello che gli sarebbe piaciuto fare nel club: "Il direttore tecnico con potere decisionale sarebbe stato l'ideale - spiega -. Credo che avrei potuto dare di più di qualche dirigente, ma non venivo preso in considerazione". Chiusura con una battuta su quando porta il figlio Christian a Trigoria: "lo lascio al cancello ma non entro. Resto fuori".

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