MOMENTO DELICATO

Scontri diretti, Europa e nervosismo: De Rossi adesso attende risposte dalla sua Roma

La sconfitta con il Bologna ha lasciato il segno nei giallorossi chiamati ora a sfidare Napoli, Juventus e Atalanta dopo il recupero con l'Udinese. Con il Leverkusen in Europa League

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Dopo il momento, lunghissimo ed esaltante, dei complimenti per Daniele De Rossi è arrivato quello di dimostrare il carattere, suo e della Roma. Può una sconfitta rovinare l'ottimo lavoro dei giallorossi dall'arrivo del nuovo tecnico? No, ma sporcarlo sì soprattutto se il ko tecnico è arrivato, male, nello scontro diretto per la Champions in cui il Bologna di Thiago Motta con più freschezza e lucidità si è preso l'Olimpico. Dalla reazione a questo 1-3 casalingo subito dopo l'esaltazione per la conquista della semifinale di Champions, si capirà molto anche in chiave futura.

Il calendario - Le polemiche per i 18 minuti da concludere a Udine con tanto di trasferta infrasettimanale hanno lasciato il segno, ma senza spostare di una virgola la decisione ufficiale. La Roma terrà a battesimo l'esordio in panchina in Serie A di Fabio Cannavaro provando a segnare nel tempo restante il gol vittoria contro l'Udinese, fondamentale per mantenere a distanza Atalanta e Lazio nella corsa al quarto e quinto posto.

Subito dopo però c'è la trasferta contro il Napoli ferito, più complicata di quanto racconti la classifica e i recenti risultati degli uomini di Calzona. Per il Maradona, De Rossi spera di recuperare Lukaku - la cui assenza contro il Bologna si è fatta sentire notevolmente -, ma sicuramente dovrà fare a meno di Llorente e Paredes, quest'ultimo il meno lucido contro i rossoblù e per distacco il più nervoso.

Dopo il Napoli c'è la Juventus all'Olimpico nel bel mezzo del doppio confronto di Europa League in semifinale contro l'invincibile Bayer Leverkusen, prima della trasferta di Bergamo con l'Atalanta - vero e proprio scontro diretto per la Champions a prescindere dal rispettivo cammino europeo.

Napoli, Juventus, Atalanta e nel mezzo due volte il Leverkusen. Due settimane di fuoco per De Rossi nel primo vero momento complicato della sua gestione, dove la reazione e l'utilizzo delle forze fisiche e nervose farà tutta la differenza del mondo.

Lukaku - L'attaccante belga ha il destino segnato in giallorosso, sono troppi per la Roma i 48 milioni di euro richiesti dal Chelsea per lasciarlo partire. La sua assenza però contro il Bologna si è fatta sentire notevolmente e a Trigoria Romelu sta lavorando duramente per tornare a disposizione per il rush finale.

Il problema al flessore sinistro accusato contro il Milan lo perseguita, ma l'obiettivo è quello di tornare almeno a disposizione per la panchina per la trasferta di Napoli.

Nervosismo - Il lavoro principale di De Rossi però sarà quello di spegnere il fuoco nervoso mostrato a partire dal successo in Europa League contro il Milan. Dalle polemiche per il recupero imposto il 25 aprile nonostante la richiesta scritta di rinvio a maggio, all'approccio dell'ultimo match, la Roma scesa in campo nello scontro diretto contro il Bologna è apparsa lontana parente di quella ammirata nella gestione De Rossi, vittima di se stessa e di un'isteria in campo che ha scombussolato tutti i piani senza però scalfire le certezze tecniche di Thiago Motta.

Visto l'imminente arrivo di un tour de force incredibile da gestire a livello nervoso, De Rossi dovrà fare il pompiere dentro e fuori dal campo e riportare il focus sul proprio calcio e sulla disciplina tattica, quella che ha permesso ai giallorossi di svoltare completamente una stagione che sembrava destinata a essere cestinata già in inverno.

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