Roma, Shick giura fedeltà: "Voglio rimanere qui e dimostrare cosa posso fare"

L'attaccante ceco, reduce dal gol alla Sampdoria: "Io e Dzeko siamo amici, una certa rivalità è normale, deve esserci"

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Nella Roma che prepara la delicata trasferta di Udine scalpita Patrik Schick, uno degli uomini più in forma della banda Di Francesco, reduce dalla 'rete-antidoto' segnata alla Sampdoria in campionato e dal gol in pallonetto con cui ha condannato la Slovacchia alla retrocessione in Nations League. Il centravanti ceco, il più pagato della storia del mercato giallorosso, sta vivendo un magic moment ("non credo sia successo nulla nella mia testa, è solo grazie al lavoro e all'allenamento che mi sento meglio dell'anno scorso"), ma continua a vivere il suo personale dualismo con Dzeko: "Da lui posso imparare tanto, ha segnato 100 gol. Una certa rivalità deve esserci, perché tutti vogliono giocare, ma noi giochiamo con una sola punta. Io e Dzeko siamo amici, parla la mia lingua e per questo ci troviamo". "Nelle prossime partite avrò forse l'opportunità di mostrare cosa posso fare, ma ora tutto dipende da me e da come lavorerò" ha aggiunto Schick, che mette nel mirino il Real Madrid: "Ora è un po' difficoltà, ha perso molti punti e cambiato allenatore, ma resta sempre il Real ed è sempre Champions League, per noi sarà difficile". L'attaccante ceco, che ha ribadito la sua volontà di restare a Roma nonostante si avvicini il mercato di gennaio e si facciano sempre più insistenti i rumors che parlano di Arsenal ("Ho sentito qualcosa, ma ho le idee chiare, vioglio rimanee qui e dimostrare cosa posso fare"), sogna contro i Blancos un'altra notte come quella dello scorso anno contro il Barcellona: "L'atmosfera allo stadio era perfetta, io giocavo come attaccante esterno e aiutavo molto la squadra, è stato tutto diverso, ho provato senssazioni bellissime".

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