Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

QUI ROMA

Roma, Mourinho: "Tre punti importanti, chi dice che resto interpreta il futuro"

"Mi è piaciuto Llorente. I cori contro Stankovic? Lui è un grande uomo e un amico. E gli amici non si toccano"

02 Apr 2023 - 21:34
 © Getty Images

© Getty Images

Dopo il 3-0 rifilato alla Sampdoria, José Mourinho è soddisfatto del risultato, ma ci tiene anche a difendere Stankovic, preso di mira durante il match da alcuni tifosi giallorossi. "Nel primo tempo 0-0 era una frustrazione, abbiamo creato gioco, abbiamo avuto due opportunita' chiarissime e lo 0-0 andava stretto - ha spiegato il tecnico giallorosso -. Nel secondo tempo con loro in dieci abbiamo fatto gol, poi siamo migliorati dopo l'ingresso di Solbakken e abbiamo segnato altre due volte. Reti che a me però interessano poco, a me interessavano i tre punti. Dopo due sconfitte erano importantissimi". Sul futuro: "Del mio futuro, del mio stato d'anima, non ne parlo con amici, non ne parlo con i compagni e con i giornalisti. Se qualche mese fa il nostro ceo Berardi ha detto che era sicuro che io sarei rimasto, è un'interpretazione sua. Se qualcuno scrive che resto è interpretazione sua".

E ancora in conferenza stampa: "Dal punto di vista contrattuale ho ancora un anno, ma qualche volta i contratti non sono la cosa più importante". Sul possibile incontro con i Friedkin, invece, ha sviato. 

Sulla partita: "Non mi piace parlare dei singoli ma oggi mi è piaciuto molto Llorente, che si è inserito piano piano e adesso ha fatto una partita che mi colpisce, e ovviamente Wijnaldum ha giocato molto bene - ha continuato Mourinho ai microfoni di DAZN -. Di solito cerco di mettere in campo i giocatori migliori. Quello che mi è piaciuto di Llorente è che con la palla è più bravo degli altri nostri centrali, e dà più alternative in uscita. La sua prestazione mi è piaciuta molto". 

Poi qualche battuta sui cori contro Stankovic. "Stankovic non deve ringraziarmi, l'ho fatto per un grande uomo e amico - ha spiegato lo Special One -. Sono stato insultato tante volte e in modi diversi negli stadi, ho costruito intorno a me un muro di protezione e sono sicuro che Deki ha fatto lo stesso". "E' un grande uomo, ma ha figli e famiglia e non è bello sentire certe cose - ha aggiunto -. I nostri tifosi sono fantastici ma in quel momento ho pensato di seguire il mio istinto. Un amico non si tocca". 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri