VERSO ROMA-VENEZIA

Roma, Mourinho: "Stanchi di arbitri e Var, qualcuno ci vuole ottavi in classifica"

Il tecnico giallorosso: "Avere otto italiane in Europa sarebbe fantastico, ma non a costo di ingiustizie nei nostri confronti"

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José Mourinho torna alla carica dopo le polemiche arbitrali che hanno fatto seguito al match contro la Fiorentina: "C'è gente interessata al fatto che noi finiamo ottavi in classifica, con la speranza che vinciamo la finale di Conference League - ha detto il tecnico giallorosso alla vigilia del match col Venezia -. In questo modo l'Italia avrebbe otto squadre in Europa e sarebbe fantastico per il calcio italiano, ma questo non va fatto a costo di ingiustizie e mancanze di rispetto nei confronti di chi lavora tanto come noi. Contro la Fiorentina la squadra era stanca e loro avevano un motore diverso dal nostro. Hanno giocato veramente bene, però siamo stanchi di arbitri, var e di avere problemi dopo la gara. Alla fine ok, hanno sbagliato e vengono puniti, ma dove sono i nostri punti? Non voglio dire complimenti al Var e agli arbitri a fine campionato, voglio finire quinto o sesto che è il nostro obiettivo, posizione in cui siamo stati praticamente per tutta la stagione".

Il discorso si è poi spostato su Henrikh Mkhitaryan e sulle sue condizioni: "È infortunato. Non è che domani non gioca per preservarlo, è proprio indisponibile. Non abbiamo una rosa per fare dei grossi cambi, non abbiamo un livello di esperienza per poter fare 8-9 cambi. Noi dobbiamo vincere domani, abbiamo bisogno di punti, vogliamo vincere perché sarà l'ultima all'Olimpico e se vinciamo andremo all'ultima gara padroni del nostro destino. Dobbiamo vincere con tutto il rispetto per il Venezia, che si gioca il suo futuro. Ci sarà una gestione minima, un paio di cambi domani e un paio contro il Torino. Mkhitaryan in finale? Non lo so, so che oggi non è neanche in dubbio per domani. È completamente fuori".

Mou ha poi parlato di uno dei suoi pupilli, Nicola Zalewski: "Non trovo una grande differenza di mentalità e di atteggiamento tra lui e altri giovani. La differenza è che per lui è arrivata un'opportunità importante, in un momento in cui la squadra necessitava di un'opzione in quella posizione e lui era preparato. Abbiamo deciso di metterlo lì quando perdevamo 2-0 con l'Hellas Verona, senza Spinazzola ed El Shaarawy e solo con Vina, che ha caratteristiche diverse. Se l'opportunità fosse arrivata per un altro giovane, magari l'avrebbe colta. Lui è rappresentativo di quello che siamo e vogliamo noi, del nostro rapporto con il settore giovanile. Nella prossima stagione, prenderemo altri 3-4 ragazzi per crescere con noi. Zalewski rappresenta un caso di successo molto positivo per noi".

Il discorso si è poi spostato sulla crescita della squadra e del club: "Siamo cresciuti a livello organizzativo da agosto a oggi. Il mio contratto dura ancora due anni e il tempo è necessario, perché quando parliamo ad esempio di Zalewski parliamo di giocatori che hanno bisogno di tempo, mentre in altre squadre il tempo neanche esiste. Poi è anche una questione di qualità e quantità. E quest'anno in determinati momenti abbiamo sofferto per queste questioni. Comunque la proprietà vuole arrivare, io voglio arrivare, altrimenti non sarei qui. Abbiamo organizzazione, abbiamo tempo, abbiamo qualche talento, abbiamo la passione dei tifosi. Dobbiamo continuare a migliorare e vedremo cosa accadrà la prossima estate. Ora pensiamo alle tre partite che ci mancano. Non voglio fare bilanci perché ancora mancano tre gare e sono tutte importanti. Ovviamente, la finale come emozioni e significato è una gara importante che non si gioca da tanto, ma anche le prossime due partite sono importanti".

Infine una battuta sull'ultima gara stagionale all'Olimpico: "Io posso ringraziare qui i tifosi, i giocatori possono farlo sui social, ma sarà più simbolico farlo tutti insieme in campo dopo la gara. Per il loro sostegno e il loro amore, al di là del risultato di domani, al di là del mio piede distrutto ieri da Kumbulla, faremo un giro di campo tutti insieme, è il minimo che potremo fare. Se sarà dopo aver vinto lo faremo sorridendo, ma lo faremo comunque perché sono stati fantastici. Prima di concludere, faccio gli auguri a mister Zeman per il suo compleanno ieri".

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