Dopo la qualificazione da prima della classe in Conference League, la Roma si rituffa sul campionato e va a Spezia a caccia di punti per non perdere il treno Champions col tecnico Mourinho che sembra intenzionato a confermare la coppia d'attacco Abraham-Mayoral: "Hanno giocato bene e abbiamo tanti assenti - ha spiegato lo Special One in conferenza stampa - Anche Shomurodov e Felix possono giocare. Abbiamo delle opzioni, ma sono contento perché hanno fatto i loro gol. Per un attaccante non è sufficiente giocare bene per l'opinione pubblica, servono i numeri. Sono gol importanti per la loro autostima".
Conferme per la coppia di centravanti e conferma anche per la difesa a tre, che potrebbe diventare il modulo definitivo dei giallorossi: "Un conto è cosa piace di più a me e un altro è quello che è più adatto ai miei calciatori - ha detto a proposito Mourinho - Con i calciatori giusti giocare a tre non mi dispiace per niente. In Serie A la maggior parte delle squadre forti giocano a 3. Mi piacerebbe avere un gruppo senza infortuni e cartellini così da poter costruire. Invece di dare solidità al percorso di costruzione si cerca sempre qualcosa di emergenziale in funzione dei giocatori a disposizione. E' più difficile, ma non vale la pena piangere tanto. Abbiamo tre partite prima delle due settimane di riposo e poi gente come Perez, El Shaarawy e Pellegrini tornerà per gennaio".
A proposito di gennaio, il tecnico portoghese ha parlato a lungo anche del mercato di riparazione: "Approfitto per dire ancora una volta che io non sono dispiaciuto del nostro mercato estivo perché è stato di reazione ai nostri problemi. Non è che il club non voleva darmi un calciatore di centrocampo che io avevo chiesto. Non abbiamo litigato, il nostro è stato un mercato reattivo e per avere uno di qua e uno di là poi qualcosa è mancato. E' chiaro che mi dispiace perché voglio sempre la miglior rosa possibile per competere, ma la prima verità è che dall'inizio ho capito le difficoltà. Se a gennaio è possibile fare qualcosa lo faremo, ma non un investimento grosso. Non è nemmeno simile a qualcosa che potremmo fare in estate. Se faremo qualcosa lo faremo per dare più equilibrio alla rosa. Siamo tutti e tre: proprietà, direttore e allenatore sulla stessa linea. Non c'è divergenza di opinione. Viaggiamo d'accordo sulle mie idee e sulle possibilità che abbiamo. I ruoli da coprire sono tutti quelli in cui abbiamo le limitazioni".
Infine un pensiero per Thiago Motta, con cui Mourinho ha vinto il Triplete nel 2010: "La gente pensa che ho conosciuto Thiago nella grande Inter del Triplete, ma io l'ho conosciuto da ragazzino nel Barça. Quando mi mandavano ad allenare i Primavera l'ho visto e ho tanti bei ricordi di lui. E' uno dei miei. Se guardo ai miei ex calciatori che hanno scelto di allenare ci sono lui, Stankovic e Chivu. A fine settimana sono preoccupato di sapere cosa hanno fatto. Questa volta con Thiago siamo avversari, ma dopo la partita avrò tante carinerie per lui".
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