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Roma, Mou: "I cartellini? Sembriamo degli assassini. E Cristante non è Bonucci..."

Il tecnico giallorosso ancora all'attacco. E sulla gara: "Bene il risultato, non il gioco"

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© Getty Images

Dopo la vittoria contro lo Spezia, Mourinho torna a sorridere, ma non è pienamente soddisfatto. "Mi sono piaciuti i due gol su calcio d'angolo perché ieri li avevamo provati in allenamento - ha spiegato il tecnico della Roma -. Mi piace il risultato ma non mi piace il modo in cui abbiamo giocato". "La squadra ha lasciato l'avversario entrare nella partita e fargliela giocare fino alla fine. Non era una gara difficile da chiudere prima", ha aggiunto.

"Eravamo in controllo e a partire dalla prima metà del primo tempo abbiamo perso tante palle facili, non c’è stata una buona circolazione. Non era difficile giocare contro di loro in quel momento - ha spiegato ancora l'allenatore della Roma analizzando la gara -. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio". "Mi sono piaciuti i giocatori che sono rimasti in campo anche nelle difficoltà come Ibanez - ha continuato lo Special One -. Anche sul 2-0 non ero sicuro del risultato". "Quando è uscito Smalling è cambiato tutto abbassando Cristante in un ruolo che non gli piace - ha proseguito -. Karsdorp e Vina erano stanchi e abbiamo lasciato l’avversario in partita. Se loro avessero fatto gol anche al minuto 85 si sarebbe riaperta la gara". 

"Ibanez è rimasto in campo mentre Smalling è uscito prima - ha aggiunto Mou -. Hanno personalità diverse, se Smalling ha chiesto il cambio è perchè avrà sentito qualcosa. Ibanez gioca sempre e forse era affaticato". "In una stagione senza infortuni ed espulsioni e senza la stanchezza accumulata potrei dire che abbiamo un potenziale per una bella squadra che può crescere e competere. Non per il titolo, ma per gli altri obiettivi sì - ha proseguito il tecnico giallorosso -. Ma purtroppo una stagione ha infortuni e se si guardano i cartellini la Roma sembra una squadra di assassini". "Quando la rosa non è ricca in opzioni c'è stanchezza accumulata e i giocatori perdono potenziale - ha continuato -. Ci serve tempo per fare operazioni di mercato. A gennaio si può fare qualcosa di piccolo però". "Io sono critico perché voglio sempre di più e voglio stare in panchina tranquillo e non col cuore in mano come oggi fino al 90'", ha aggiunto.

"Le assenze di Mancini, Pellegrini, Zaniolo, El Shaarawy sono troppe in una rosa come la nostra e per questo devo guardare al risultato e ai tre punti - ha proseguito Mourinho -. La prossima gara con l'Atalanta sarà durissima, è un top club  che gioca con un'intensità altissima e ha una rosa importante che gli consente di fare tanti cambi anche durante la partita". "Zaniolo? non so se ce la farà a recuperare", ha aggiunto.

E ancora: "Sembriamo degli assassini - ha ribadito ancora una volta il portoghese - E non parlo di oggi dove l'arbitro ha fatto bene, ma su una cosa non c'è dubbio se per noi è giallo, per altri non lo è. Anche con Cristante che era capitano e diffidato mi sono raccomandato di andarci piano con l'arbitro perché non è come Bonucci o non è un giocatore che ha uno status che può permettersi certe cose con il direttore di gara".

Chiusura poi sull'abbraccio con Thiago Motta a fine partita: "Non mi sento maestro di nessuno. Ho solo più esperienza in panchina. A Thiago ho chiesto se gli piace quello che sta facendo e gli ho detto di andare avanti con tanta forza perché ha talento".

 

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