VERSO UDINESE-ROMA

Mourinho: "Il fair play finanziario protegge squadre già potentissime"

L'allenatore portoghese, nella conferenza stampa di presentazione della partita di Udine, sottolinea i limiti del meccanismo di controllo della Uefa

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"Il fair play finanziario è un meccanismo che non funziona benissimo, protegge le squadre che sono già potentissime e che non lo applicano in maniera virtuoso. Poi per carità è un meccanismo onesto, però a livello competitivo non è un meccanismo di fair play. Penalizza infatti le squadre che vogliono emergere”, così José Mourinho alla vigilia della partita della Roma di domenica sera a Udine. 

L'allenatore giallorosso è poi passato a parlare della partita contro l'Udinese, affrontando il discorso relativo alle condizioni dei suoi giocatori: "El Shaarawy, Kumbulla, Darboe, Zaniolo e Wijnaldum non ci sono. Dybala e gli altri stanno bene. Camara non ha i 90 minuti e non ha la possibilità di cominciare la partita. Nemmeno ha la conoscenza del nostro metodo di gioco. Ha dimostrato la sua qualità in allenamento, è un giocatore di qualità che ci aiuterà tanto. Per ora andrà in panchina, poi piano piano ha un percorso da fare. La gara di Udine sarà difficile, la più complicata del campionato ad oggi. Sanno gestire la partita e i tempi della gara come vogliono loro. Hanno questa intelligenza di condizionare l'arbitraggio, è una squadra che mi piace e rispetto. Domenica sarà difficile". 

Mou ha poi parlato dell'addio al tennis di Serena Williams: "Sportive come Serena sono eterni, la storia di una dimensione eterna. Di generazione in generazione non si dimentica. Quello che ha fatto in campo è indimenticabile. Anche per quello che ha fatto fuori, per me, è eterna." 

Sulle scelte tattiche ha aggiunto: “Anche se giochiamo a tre, noi possiamo sempre passare a quattro e cambiare. Certo c’è da lavorare molto per esser bravi a cambiare, ma possiamo farlo. L’Udinese è una squadra fisica, intelligente e come detto prima non ci regalerà nulla, sarà una partita difficile. Celik e Karsdorp sono due bravissimi giocatori, non c’è nessuna gerarchia tra loro due. Sono dello stesso ruolo ma con particolarità e qualità differenti. Mi piace molto il fatto che posso alternarli”.

Sul mercato: “Devo fare i complimenti a Pinto e alla società. Allo stesso tempo spero mi possano aiutare ancora un po’, perché in alcuni ruoli siamo ben coperti ma in altri abbiamo delle mancanze. A me però non piace piangermi addosso come altri, preferisco ridere e scherzare”.

Sul primato in classifica: "Non ha valore essere primi ora, abbiamo giocato solo poche partite e poi molto è dipeso dal calendario delle partite affrontate. E’ troppo presto, non guardo alla classifica ma solo noi. Dobbiamo cercare di vincere sempre, senza guardare al nome dell’avversario e pensare partita per partita”. 

Sulla difficoltà di giocare ogni 4 giorni: “Molto difficile. Abbiamo poco tempo per allenarci. Per fortuna da più di 20 anni io gioco in queste condizioni, nelle coppe europee. Se hai più giocatori all’interno dello stesso ruolo è più facile, altrimenti è difficile. Ma per noi è uno stimolo. L’Atalanta per esempio non ha le coppe, ma sono sicuro che Gasperini preferirebbe giocare in Europa”.

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