In un'intervista rilasciata a La Stampa, il difensore della Roma Gianluca Mancini è tornato a parlare della discussione avuta con Cesc Fabregas, allenatore del Como, nell'ultima sfida di campionato: "Basta parlare con chi mi conosce bene. Poi in campo subentrano tanti fattori, come l'adrenalina e la tensione, che fanno parte di una competizione. Ma non mi sembra di essere mai stato protagonista di gomitate, entrate killer o pugni in faccia: i miei sono tutti scontri di gioco". E sugli idoli: "Uno è sempre stato Marco Materazzi. Anche se giocavo centrocampista, mi affascinava che fosse un difensore con un piede sinistro devastante, che segnasse tanti gol e mostrasse una fortissima determinazione. Poi mi piacevano anche Aldair, Samuel e Maldini. Ora apprezzo Sergio Ramos, Van Dijk e Rudiger, difensori tosti fisicamente e che vivono le partite intensamente".