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ITALIA

Spalletti dentro o fuori. E un riscatto con la Moldavia potrebbe non bastare. Pioli in pole per sostituirlo

Il ct in bilico dopo la disfatta in Norvegia. Si fa largo anche l'ipotesi dimissioni

08 Giu 2025 - 09:54
 © IPA

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Il futuro di Luciano Spalletti è più in bilico che mai. La disfatta in Norvegia che mette a rischio la qualificazione dell'Italia ai Mondiali per la terza volta consecutiva ha messo il ct sul banco degli imputati: squadra senz'anima e senza carattere, approccio sbagliato alle gare, cambi ritardati e poco feeling con i giocatori. Chissà se basterà una goleada contro la Moldavia - numero 158 nel ranking Fifa - nella sfida di lunedì sera a Reggio Emilia a rendere meno drammatica una classifica del girone che vede attualmente la Norvegia in fuga e un primo posto che ormai è un miraggio e a salvare la panchina del ct azzurro. Nulla è escluso. Neppure le dimissioni di Spalletti, che ha un contratto con la Federazione italiana fino a dopo il Mondiale.

Da parte sua, il presidente della Figc Gabriele Gravina sta riflettendo sulla posizione del ct, che aveva difeso un anno fa dopo l'eliminazione dell'Italia agli Europei con la sconfitta contro la Svizzera. Spalletti e Gravina si troveranno per un faccia a faccia martedì ma già si fanno i nomi dei possibili sostituti sulla panchina azzurra: i nomi forti sono quelli di Claudio Ranieri, che ha appena cominciato la sua nuova carriera da dirigente della Roma, e del tecnico dell'Al-Nassr Stefano Pioli, con il secondo favorito, che tornerebbe volentieri a casa dopo l'esperienza in Arabia. Sembra da escludere un ritorno di Roberto Mancini, che ha recentemente recitato il mea culpa per l'addio alla Nazionale: "Tornando indietro resterei. Allenare la Nazionale è la cosa più bella che ci possa essere, vincere con la Nazionale ancor di più".

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