Azzurri travolti ad Oslo: fragili in difesa e sterili in attacco, non ci sono prestazioni sufficienti
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Peggio non si poteva iniziare. L'Italia affonda sotto il diluvio di Oslo e i colpi della Norvegia: Haaland e compagni si impongono per 3-0 in una partita dominata in lungo e in largo, guadagnandosi con merito un vantaggio che potrebbe essere decisivo per strappare il pass diretto per il prossimo Mondiale negli Usa.
L'Italia, con tante assenza va detto, subisce una lezione durissima nella paritita d'esordio per le qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo: gli azzurri non hanno fatto vedere nulla e non hanno mai dato l'Idea di essere in grado di creare preoccupazioni agli avversari. Sempre in affanno in ogni duello con i norvegesi che, dopo solo 45 minuti, avevano praticamente archiviato la pratica azzurra grazie alle giocate di uno splendido Nusa e ai gol dei suoi bomber, Haaland e Sorloth.
Per l'Italia non c'è nessuna buona notizia: gli uomini di Spalletti sono apparsi fragili in difesa, vulnerabili a ogni affondo norvegese, e sterili davanti. Nyland, il portiere dei padroni di casa, non è mai stato chiamato in causa (tanto da dover controllare il nome a fine partita sulla distinta norvegese per citarlo). E dire che di questa partita, fondamentale per sperare di tornare ai Mondiali senza lo spauracchio dei playoff, si parlava da mesi: era un appuntamento da non fallire. L’approccio degli azzurri però è stato sconcertante e, come se non bastasse, la mancanza di un qualsiasi tipo di reazione, nervosa o tattica, rende ancora più grave una prestazione ampiamente insufficiente. Ora il percorso verso gli Usa si fa tortuoso: solo la prima classificata del giorno si qualifica direttamente al Mondiale. Dando per scontato che la Norvegia non perda punti contro Israele, Estonia e Moldavia, bisognerà vincere il ritorno in Italia e segnare più di loro: in caso di arrivo a pari punti infatti sarà la differenza reti il primo criterio a stabilire l'ordine d'arrivo.