VERSO ITALIA-GRECIA

Nazionale, Immobile: "Con l'Italia ho un debito e spero di saldarlo all'Europeo"

Il centravanti azzurro: "La concorrenza con Belotti fa bene a me e alla squadra"

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Sabato l'Italia affronterà la Grecia all'Olimpico in un match che potrebbe garantire agli azzurri la qualificazione in anticipo per Euro 2020. "Sarà bello ed emozionante giocare a Roma - dice Immobile in conferenza stampa -. E' la mia prima volta. Conosco i romani, ci daranno una grossa mano". Il centravanti sta vivendo un momento magico: "Ho sempre lavorato per raggiungere questi livelli, purtroppo sono mancato nelle situazioni che potevano farmi fare un salto in più. Con l'Italia ho un debito, spero di saldarlo e di fare qualcosa di importante sia sabato all'Olimpico che, soprattutto, all'Europeo".

Sulla concorrenza tra lui e Belotti.
"L'alternanza fa comodo, la concorrenza fa bene a te e alla squadra. Questo al netto del mio rapporto speciale col Gallo. Facciamo un ruolo particolare, per fortuna stiamo segnando di più. Ha detto bene il mister, il dualismo è giusto in ogni ruolo. Siamo concentrati. Se giocheremo due gare a testa o una io o una lui, l'importante è essere sereni e che la squadra vinca. Ci sarà spazio per tutti".

Sull'ombra di Balotelli.
"Ora siamo io e il Gallo, poi non si sa. Da qui manca troppo tempo, tutti hanno la possibilità di vestire la maglia dell'Italia. Parliamo di quello che stiamo vivendo adesso, per questo il ballottaggio è tra me e Belotti. Se ci sarà un altro come Mario o altri che potranno dire la loro, saremo in ballottaggio in tre, quattro, cinque... Vedremo".

Sulla maglia verde dell'Italia.
"E' particolare, il nostro colore è l'azzurro ma questa è una terza maglia. Saremo orgogliosi di indossarla come in passato col verde, col bianco. Speriamo di raggiungere lo stesso risultato del '54 con l'Italia che vinse 2-0 con l'Argentina".

Sulla Lazio.
"Siamo partiti a rilento, ci manca continuità, il passo che ci possa far stare con le grandi. E' il campionato più difficile degli ultimi anni, non ci sono più squadre materasso, partite facili. Tutte vogliono dire la loro e lo stanno facendo bene: sono tre anni che lottiamo per la Champions e non la raggiungiamo, al di là della vittoria in Coppa Italia serve far meglio in campionato".

Sull'episodio con Simone Inzaghi.
"Mi fa piacere che se ne parli ancora: significa che quello che ho dato in questi anni, voi che mi conoscete bene, vi fa sembrare tutto strano. Per questo non c'è una spiegazione: avevo segnato, mi sentivo bene, ho sbagliato e non ho scuse. E' una cosa che non si fa, è sbagliata: bisogna capire il momento, la situazione del giocatore in campo. Però grazie della fiducia, non sbaglierò più: anzi, mi metto d'accordo col mister, magari lo rifacciamo, visto che da allora ho fatto quattro gol in una settimana...".

Sull'Italia.
"Nell'anno del mancato Mondiale segnavo ma non ero felice, indossavo questa maglia ma sentivo di dover dare di più e mi ha penalizzato. Quando vuoi strafare, hai troppi pensieri e non dai tutto in campo. Ringrazio Mancini, mi ha aspettato nei momenti di difficoltà, il gol con la Finlandia è stato una liberazione. Ve ne sarete accorti dall'esultanza, ora vivo questo straordinario gruppo in modo diverso. Abbiamo rialzato la testa, stiamo facendo un ottimo lavoro e vogliamo vincerle tutte e giocare l'Europeo con fiducia".

Che significa dover giocare bene?
"Dobbiamo tener botta, mettere il fisico davanti e giocare palla a terra. In mezzo non abbiamo fisico e per questo serve duettare coi giocatori tecnici, giocando con una punta serve aprire lo spazio: io e Belotti siamo abbastanza bravi in questo, sul resto serve lavorare, capire quello che vogliono esterni e centrocampisti".

Sull'inchiesta aperta dall'Uefa per il caso di presunto razzismo che ha visto coinvolti i tifosi della Lazio contro il Rennes.
"Io e la società ci dissociamo, non so cosa sia successo. Ho letto qualcosa ma meno se ne parla, meglio è: vede l'Uefa e decide, non voglio dar spazio io a cose che vanno condannate. Stiamo lottando per questa situazione e la Lazio farà la cosa migliore".

Cosa convince dell'Italia?
"Tocca ripartire, rialzare la testa Ci sono stati periodi di difficoltà iniziale, ora serve guardare avanti, dando il massimo per questa maglia. Vogliamo che la gente ami questa squadra come la amiamo noi da dentro".

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