Il rebus del prossimo ct della Nazionale: le richieste dei social
© X | Oronzo Canà (Lino Banfi)
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"Contro la Norvegia sono mancati mentalità e amor proprio. Penso proprio che il livello sia basso"
© Getty Images
E' lucida, dura e realista l'analisi di Roberto De Zerbi sul momento di crisi che da troppo tempo sta attraversando la Nazionale. "E' un periodo in cui facciamo fatica a sfornare giocatori di un certo livello - ha spiegato il tecnico dell'Olympique Marsiglia, ospite di 'Supernova', il podcast di Alessandro Cattelan -. Di sicuro si starà sbagliando qualcosa. Io non sono nessuno per dire di chi è colpa, sicuro non di tutti gli allenatori che si stanno avvicendando in panchina".
"Alla lunga penso che non è più il tempo dei Totti, Del Piero, Inzaghi, Montella o Vieri, in cui non sapevi chi portare - ha aggiunto l'allenatore riavvolgendo il nastro dei ricordi per spiegare meglio il concetto -. Ora queste cose ce l'ha la Francia, la Spagna. Ma l'Italia no". "L'Italia ha qualche giocatore forte come Barella, Bastoni, Tonali e Locatelli - ha ribadito -. Però è un periodo in cui non riusciamo a sfornare un certo livello".
Poi qualche considerazione sulla pesante sconfitta degli Azzurri a Oslo. "Contro la Norvegia non c'era mentalità o amor proprio e anche quello fa parte del livello - ha spiegato -. Cosa è successo: l'Italia va in Norvegia, dove fa più freddo e trova una squadra molto forte. Il campionato è finito ieri e la stagione è stata pesante: non per tutti è facile preparare una partita come quella". "Io parto sempre dal calciatore e si fa fatica ora a trovare talento - ha concluso De Zerbi -. Penso proprio che il livello sia basso".
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