NAZIONALE

Mancini, la Figc va all'attacco: si valuta la richiesta danni 

Il neo ct dell'Arabia Saudita potrebbe vedersi costretto a risarcire la federazione presieduta da Gravina

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Lunedì la presentazione fastosa come nuovo ct dall'Arabia Saudita, ieri la 'visita' da Cristiano Ronaldo. Roberto Mancini è già a suo agio nel suo nuovo ruolo, ma in Italia infuriano le polemiche e le discussioni per il suo addio alla Nazionale. Addio a sorpresa che ha colto di sorpresa molti, non tutti. Ai ripari, nel pieno del mese di agosto, ci è dovuto correre Gabriele Gravina, numero uno della Figc, che adesso potrebbe far pagare pegno all'allenatore marchigiano. Come? Chiedendo un rimborso all'ex ct: in soccorso di Gravina ci sarebbe una norma della Fifa, che tutela un qualsiasi voglia club o nazionale.

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Le ultime uscite mediatiche di Mancini, post social compresi, non hanno di certo favorito un'uscita 'ordinata' dell'ex ct dalla Nazionale: all'inizio tutto era filato liscio, poi le interviste dell'ex attaccante della Samp tra accuse e vittimismo, hanno innervosito la stessa federazione italiana. Che adesso sarebbe intenzionata a richiedere un indennizzo; una scelta, facile pure da immaginare, più di principio che economica. Mancini quindi potrebbe vedersi costretto a bonificare una cifra al suo ex datore di lavoro anche in virtù di una normativa Fifa: ogni allenatore è libero di dimettersi, ma deve prima concordare una modalità d'uscita, pure economica, con il club o la nazionale in questione.

Nei prossimi giorni in seno alla Figc si deciderà il da farsi: la certezza è che rispetto alla vigilia di ferragosto, ossia quando sono arrivate le dimissioni, il rapporto tra le due parti in ballo è tutt'altro che sereno. E allora lo scenario di una richiesta di risarcimento danni nei confronti di Mancini è più che mai concreta.

MALAGO': "I TEMPI A VOLTE CONTANO PIU' DELLA SOSTANZA"

"A volte tempi annunci più importanti della sostanza". A proposito dell'addio di Mancini è tornato a parlare pure Giovanni Malagò, presidente del Coni: "Premesso che sono amico di Roberto Mancini e mi adoperai all'epoca per la sua scelta come ct - ha esordito il noto dirigente dalle origini romane a Radio Serie A -. Aldilà del discorso legato allo staff non credo sia stato questa la motivazione che lo ha portato a prendere questa decisione. Alla fine pero' credo che siano tutti felici, visto che la Nazionale ha dato le chiavi ad un allenatore formidabile come Spalletti, con cui ho parlato e che è motivatissimo a ottenere risultati. Oltretutto con questioni contrattuali non certo peggiorate. A sua volta Mancini credo sia contento per la sua scelta di vita, per cui salvo i giudizi che ognuno può avere penso sia stato forse un errore di tempistica. A volte i momenti in cui si dicono le cose sono anche più importanti della sostanza stessa".

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