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IL NUOVO CT

Costruzione dal basso, aggressività e sistema variabile: come sarà l'Italia di Ringhio

Il selezionatore azzurro ha dimostrato nel passato da allenatore di avere delle idee di gioco riconoscibili

15 Giu 2025 - 12:08
 © Getty Images

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Sarà stato il suo modo di stare in campo che ha condizionato i giudizi, spesso arbitrari e frettolosi, su di lui. Rino Gattuso non è solo un grande motivatore, capace di stimolare al meglio i suoi giocatori sul piano della grinta e della voglia di dare tutto. Certo, sarà anche quello ma le squadre che ha allenato hanno sempre avuto dei chiari principi di gioco. Quindi tutta la costruzione ideologica che si percepisce da certe uscite dirigenziali e tecniche dalle parti di Coverciano ("basta con i fissati della tattica") lasciano il tempo che trovano. A meno che qualcuno possa pensare che nel 2025 si torni a dire ai giocatori di scendere in campo come vogliono. Come agli albori del secolo scorso. 

Nel corso della carriera Gattuso ha sempre amato la costruzione dal basso. Così come la ricerca del pressing, anche in zone alte del campo. Il sistema di gioco preferito è il 4-3-3 ma sa adattarsi nel modo migliore alle caratteristiche dei giocatori. Vista l'abbondanza di centrali di difesa, per esempio, c'è la possibilità di virare su un settore arretrato a 3. Buongiorno, Gatti, Bastoni, Coppola, Calafiori, più Gabbia, il convalescente Scalvini e il giallorosso Mancini, che potrebbe essere rispolverato dal nuovo ct. C'è anche, in rampa di lancio, il giovane Leoni del Parma. Con un portiere come Donnarumma, e dei centrali di questo livello, in difesa non dovrebbero esserci eccessivi problemi. Sempre che tutti siano al meglio.

Le fasce, sia in un sistema a quattro che a tre, sono coperte da Cambiaso, Di Lorenzo, Dimarco, lo stesso Calafiori, Udogie Bellanova. Quasi tutti abituati a giocare da quinti, vedremo se anche questa indicazione del campionato potrà incidere sulle decisioni di Gattuso. In un centrocampo a 3, per la posizione di regista ci sono Rovella (che sarà rilanciato nel ruolo da Sarri), Locatelli e Ricci. Per la posizione di mezzala le certezze Barella e Tonali, le alternative Frattesi e Casadei. In ogni caso è difficile che il nuovo ct rinunci alle tre punte o a due trequartisti più la punta centrale. Ecco perché è molto probabile che l'ultimo Orsolini, quello scatenato della scorsa stagione, venga schierato sulla destra, in alternativa a Politano, con Zaccagni dall'altra parte. Maldini e Raspadori troverebbero posto nella soluzione 2+1, dietro alla prima punta (Retegui, Kean o Lucca). Oppure nel caso di un 4-2-3-1, già utilizzato da Gattuso nel corso della carriera. 

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