NAZIONALE

Italia, Spalletti riparte dal 4-3-3 e dal blocco Inter

Nessuno stravolgimento in vista delle gare di qualificazione a Euro 2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina

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Dopo l'investitura ufficiale con tanto di contratto fino al 2026, c'è grande curiosità per capire come giocherà la Nazionale allenata da Luciano Spalletti. Come ogni allenatore, anche il tecnico campione d'Italia ha le sue idee collaudate ma, visto che gli impegni di qualificazione a Euro 2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina incombono, nelle prossime settimane non ci sarà modo di provare qualcosa di nuovo e quindi difficilmente ci saranno stravolgimenti. Spalletti conosce benissimo Di Lorenzo, Meret, Raspadori e Politano, suoi giocatori al Napoli, e dovrebbe puntare sul blocco Inter: Dimarco, Bastoni, Acerbi in difesa, Barella e Frattesi a centrocampo.

I PORTIERI
Sebbene al PSG stia vivendo alti e bassi, la nuova Italia ripartirà da Gigio Donnarumma tra i pali. Rispetto alla gestione Mancini, però, il portiere ex Milan non godrà di fiducia incondizionata e con il tempo Alex Meret potrebbe insidiarlo. Anche Vicario (Tottenham) e Carnesecchi (Atalanta) saranno monitorati.

LA DIFESA
Nessun dubbio su chi sarà il terzino destro, il fedelissimo per eccellenza di Spalletti: Giovanni Di Lorenzo. Il capitano del Napoli conosce alla perfezione i meccanismi del calcio spallettiano e non ha rivali. A sinistra, dopo la straordinaria stagione con l'Inter, si è guadagnato i galloni da titolare Federico Dimarco. Per il presente c'è anche Spinazzola, mentre in ottica futuro verrà seguita con grande attenzione la crescita di Parisi, che ha fatto il salto di qualità passando dall'Empoli alla Fiorentina. Meno certezze per quanto riguarda i centrali: sicuro del posto Alessandro Bastoni dell'Inter, anche per la sua abilità in costruzione, al suo fianco offre ampie garanzie Francesco Acerbi, ora infortunato. L'alternativa è Mancini della Roma, attendendo la crescita e la consacrazione di Scalvini e Gatti. Difficile che l'attuale capitano Leonardo Bonucci rientri nel giro azzurro, sia per questione anagrafiche che tattiche.

IL CENTROCAMPO, NODO REGISTA
A centrocampo le alternative a Spalletti di certo non mancano, ma il nodo principale è il regista. Jorginho pare al capolinea, Verratti ha la testa all'Arabia Saudita. Così si spalancano le porte e Manuel Locatelli, trascurato nelle ultime uscite dall'ex ct Mancini. Grande abbondanza alla voce mezzali: Barella e Frattesi (Inter), Tonali (Newcastle) e il romanista Lorenzo Pellegrini offrono ampie garanzie.

L'ATTACCO, NUMERO 9 CERCASI
Se per quanto riguarda gli esterni c'è grande abbondanza, da Berardi (Sassuolo) a Chiesa (Juve), passando per Zaniolo, Zaccagni (Lazio), Politano (Napoli) e Raspadori (Napoli), che può anche giocare da punta, Spalletti dovrà affrontare la stessa problematica del suo predecessore, ovvero la ricerca di un finalizzatore d'area di rigore. Premettendo che non c'è nessun attaccante con le caratteristiche di Osimhen, anche Spalletti potrebbe puntare su Mateo Retegui, implacabile in area di rigore e grande pressatore, caratteristica cara a Spalletti. L'italo-argentino si giocherà il posto con il solito Ciro Immobile, abile ad avventarsi nello spazio. Nel giro ci sarà anche Gianluca Scamacca: Spalletti spera che la cura Gasperini faccia sbocciare definitivamente il talento romano, reduce da un'esperienza da dimenticare con il West Ham. Ovviamente non sono escluse sorprese, ma difficilmente ci saranno già a settembre quando l'Italia si giocherà una bella fetta di Europeo.

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