Spal-Napoli 2-3: azzurri in vetta

Al Mazza ottima prova dei ferraresi, in gol con Schiattarella e Viviani. Ma la squadra di Sarri centra il 6° successo di fila

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Nel secondo anticipo della sesta giornata il Napoli batte la Spal 3-2. Al Mazza ferraresi in vantaggio al 13' con Schiattarella e ripresi da Insigne un minuto dopo. Al vantaggio di Callejon al 26' della ripresa replica Viviani su punizione. Il gol vittoria lo firma Ghoulam all'83 con una gran giocata. Napoli in testa alla classifica con 18 punti e un percorso netto in campionato: 6 vittorie su 6, impresa mai riuscita prima al club.

Sesta vittoria consecutiva in campionato in altrettante gare (a cinque era fermo il record di Ottavio Bianchi), l'undicesima di fila considerando anche la scorsa stagione, 18esimo risultato utile consecutivo (gli stessi che fece Bigon nell'anno del secondo scudetto): se a Napoli regna la scaramanzia, il popolo partenopeo tiri pure fuori tutti i cornetti rossi che girano in città perché questa squadra si conferma seria, serissima, candidata al Tricolore ed è impossibile non gridarlo ad alta voce. In una gara complicata, giocata splendidamente da un'ottima Spal, i ragazzi di Sarri trovano tre punti d'oro con qualità e carattere e si portano in testa alla classifica con un percorso netto: solo vittorie in questo campionato. La continuità del progetto tecnico rispetto alla passata stagione è confermata dalla continuità dei risultati e gli azzurri adesso possono sognare davvero perché sbancare il Mazza è stata una prova definitiva. Tutti avvisati. Il Napoli fa sul serio e corre come mai prima. 

L'ultima volta che gli azzurri sono scesi sul prato del Mazza, giocavano in C1: era il 2004 e in panchina siedevano due tecnici destinati a un brillantissimo avvenire, Allegri su quella della Spal e Ventura su quella del Napoli. Proprio contro i ferraresi, i partenopei festeggiarono la loro prima Coppa Italia nel 1962 (militavano in Serie B) ma la sfida di oggi è tutt'altra storia. Per tentare una missione vicina all'impossibile, Semplici non si scosta dal 3-5-2 con Borriello e Antenucci in avanti. Sarri, allergico al turn over per natura, non riserva sorprese in attacco ma lancia Maksimovic in difesa al posto di Albiol e in mezzo sceglie Zielinski e Diawara

E' un inizio pirotecnico con il Napoli che cerca le sue solite trame con tocchi rapidi e una Spal che sa pungere in contropiede appoggiandosi alle due punte. Nasce proprio così l'inaspettato vantaggio dei padroni di casa con Schiattarella che trova l'angolino giusto per il suo primo timbro in A dopo una giocata rapida e verticale di Antenucci e Borriello. Insigne ci mette però un minuto a replicare girandosi velocemente in area e infilando Gomis dopo un ottimo recupero palla di Callejon su Mora. Col passare dei minuti, però, la potenza di fuoco dell'esercito di Sarri si affievolisce: la Spal non si limita a fare muro ma si ripresenta nella sua versione compatta e coraggiosa che aveva già ben impressionato contro Lazio e Inter. E' anche propositiva la squadra ferrarese che dalla mezz'ora inizia a fare un possesso palla che mette in evidenza le difficoltà degli azzurri, che accorciano in ritardo, iniziano a sfilacciarsi e faticano così a portare quel pressing aggressivo che solo nei primi minuti era riuscito (e aveva portato anche al gol). Sarri ordina una linea difensiva molto alta anche per tenere a bada Borriello, abile a giocare tra le linee, a proteggere il pallone e dare il via alla ripartenza. I primi 45 minuti non sentenziano quella differenza tecnica che ci si aspettava: la Spal non è affatto la vittima designata e tiene bene a freno gli abilissimi palleggiatori partenopei. 

E' proprio una maggior aggressività che cerca il Napoli a inizio ripresa anche se le sue giocate sono meno continue del solite e vivono di fiammate di fronte alle quali, comunque, la Spal non si lascia impressionare e soprattutto schiacciare. Trova anche le giuste chiusure quando gli azzurri provano a distendersi sfruttando il campo e la velocità di Insigne. Sarri allora ci prova con le cannonate a sfondare il muro ferrarese inserendo Allan e Milik che si va ad aggiungere al tridente dei piccoli. E l'artiglieria pesante sembra funzionare perché passato il 70' un cross da sinistra di Ghoulam trova la testa di Callejon che di infila nella difesa avversaria e firma il sospirato sorpasso. Completata la rimonta Sarri torna al 4-3-3 togliendo uno spento Mertens per Rog. Ma l'indomita Spal reagisce dopo pochi minuti con la punizione di Viviani che sorprende Reina: nuovo pareggio, tutto da rifare. Per fare la vera differenza, allora, serve la qualità del campione: a sette minuti dalla fine, il nuovo vantaggio azzurro è firmato da un'iniziativa personale di Ghoulam che avanza palla al piede, aggira la difesa al limite e lascia partire il diagonale perfetto che vale oro. Vale un successo che lancia in orbita il Napoli, al primo posto e con nuove certezze per aver superato l'ennesimo, e difficilissimo, esame di maturità. Nel finale, prima di uscire per infortunio, Milik fallisce il gol che potrebbe chiudere il match ma gli azzurri sono nella storia e sempre più avviati a una stagione da protagonisti. Vittoria sofferta, con meno occasioni da gol rispetto al solito, un gioco che ha faticato a decollare e ad esprimersi sui soliti livelli anche per merito degli avversari. Ma proprio questi sono i successi che fanno la differenza e fanno fare il salto di qualità: il Napoli ha saputo reggere, faticare e trovare la zampata decisiva. Le grandi squadre fanno così. 

Mora 5,5 - Il solito coraggio e il solito generoso contributo che non fa mai mancare alla causa. Ma ha sulla coscienza la palla persa sul primo gol del Napoli

Viviani 6,5 - La sua punizione che beffa Reina sembrava il giusto premio per la bella gara, sua e della Spal. Presenza dominante davanti alla difesa.

Borriello 6 - Partita difficile dove lui, comunque, la sua parte la fa alla grande. Mai pericoloso dalle parti di Reina ma fa a sportellate, prende falli, fa salire la squadra. Tanto sacrificio 

Ghoulam 7,5 - Firma una storica vittoria con un gol capolavoro tutto tecnica, potenza fisica e qualità. Suo l'assist per il gol di Callejon

Mertens 5 - Spuntato e lento. La difesa della Spal lo annulla, lui si fa sempre anticipare e quando ha l'unica palla buona si fa ipnotizzare da Gomis

Callejon 7 - Recupera la palla per servire a Insigne l'assist del primo gol. Brucia la difesa infilandosi come un marines nella retroguardia ferrarese per il colpo di testa che vale il secondo gol. Rispetto a Insigne, che cala molto nella ripresa, è il più reattivo del trio offensivo, quello che ci prova per tutta la gara e resta più lucido

SPAL-NAPOLI 2-3
Spal (3-5-2): Gomis 6,5; Salamon 6, Vicari 5,5, Felipe 6 (21' st Vaisanen 5,5); Lazzari 5,5, Schiattarella 6, Viviani 6,5, Mora 5,5 (36' st Rizzo 6), Costa 6; Antenucci 6, Borriello 6 (40' st Paloschi sv). A disp.: Marchegiani, Cremonesi, Konate, Grassi, Bellemo, Vitale, Mattiello, Schiavon, Bonazzoli. All.: Semplici 6,5
Napoli (4-3-3): Reina 5; Hysaj 6, Maksimovic 6, Koulibaly 6, Ghoulam 7,5; Zielinski 6 (25' st Milik 5,5), Diawara 6, Hamsik 5,5 (16' st Allan 6); Callejon 7, Mertens 5 (31' st Rog 6), Insigne 7. A disp.: Sepe, Rafael, Mario Rui, Albiol,  Tonelli, Jorginho, Maggio, Rog, Giaccherini, Ounas. All.: Sarri 7
Arbitro: Mariani
Marcatori: 13' Schiattarella (S), 14' Insigne (N), 26' st Callejon (N), 33' st Viviani (S), 37' st Ghoulam (N)
Ammoniti: Insigne (N), Salamon (S), Viviani (S), Schiattarella (S)

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