NAPOLI

Napoli: Osimhen e Kvara tornano a brillare, ma dietro si balla e il gioco latita

La vittoria sofferta col Cagliari regala punti pesanti agli azzurri, ma non risolve tutti i problemi del gruppo azzurro

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Il Napoli torna a correre. E lo fa grazie alle sue star. Al Maradona Osimhen e Kvaratskhelia sono tornati a brillare, mostrando il meglio del repertorio e regalando a Mazzarri una vittoria pesante per la classifica e per l'umore. Ma i tre punti incassati col Cagliari non hanno spazzato via definitivamente dubbi e perplessità sul progetto azzurro dopo la separazione da Spalletti e Garcia.

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Al netto delle prestazioni super del nigeriano e del georgiano, il 2-1 col Cagliari da una parte ha mostrato la potenza di fuoco dell'arsenale di Mazzarri, ma dall'altra ha evidenziato anche qualche crepa pericolosa sulla tenuta difensiva, sugli equilibri tra i reparti e sui meccanismi di gioco. Rispetto alla scorsa stagione, il Napoli ha rallentato il passo in ogni zona del campo, risultando più prevedibile in fase di costruzione e fragile nella fase di non possesso.

Senza pressing sui portatori e col baricentro più basso, gli azzurri manovrano con meno uomini, cattiveria e fluidità. Atteggiamento che presta il fianco alla costruzione avversaria, concede campo ed espone la difesa a diversi pericoli. Certo, le incertezze di Juan Jesus & Co. non aiutano a proteggere e blindare la porta di Meret, ma la fase di non possesso spesso non dipende solo dalle prestazioni dei difensori, ma dal lavoro e dall'applicazione di tutta la squadra.

Particolari su cui Mazzarri deve ancora lavorare molto a Castel Volturno per rendere la squadra più tosta, concentrata e quadrata. Non solo in fase di contenimento, ma anche in costruzione. Senza le giocate individuali di Osimhen e Kavara, del resto, al momento il Napoli sembra ancora lontano parente di quello visto la scorsa stagione con la palla tra i piedi. E per guadagnare terreno su Milan, Juve e Inter gli azzurri devono cambiare passo. 

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