NUMERI HORROR

Napoli, numeri da incubo: -20 dalla vetta e per Mazzarri 7 punti in 7 gare

Impietoso anche il confronto con l'anno scorso: -22 punti dopo il girone di andata (28 contro 50)

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La batosta rimediata contro il Torino acuisce sempre più la crisi del Napoli. La sconfitta contro i granata spedisce i Campioni d'Italia a -20 dalla capolista Inter, con la zona Champions League che ora dista 5 lunghezze (Fiorentina quarta con 33 punti). Impietoso anche il confronto con la passata stagione, quando la squadra allenata da Luciano Spalletti chiuse il girone di andata con 50 punti, ben 22 in più rispetto a ora. Numeri da horror anche per Walter Mazzarri, che il 14 novembre 2023 ha preso il posto di Rudi Garcia: il nuovo allenatore ha conquistato solo 7 punti in 7 gare, racimolando 4 sconfitte.

Dopo una stagione da record con Spalletti, il Napoli sta vivendo un'annata davvero da incubo e a gennaio è già tempo di scucirsi lo scudetto riportato in città dopo una lunghissima attesa di 33 anni. Il bel giocattolo assemblato dall'attuale ct dell'Italia è andato in pezzi e nemmeno Mazzarri è riuscito a rimettere insieme i cocci. Anzi. E i numeri testimoniano un cammino fallimentare. Nelle ultime 16 stagioni in Serie A, compresa quella attuale, solo nel 2019/20 (24) i partenopei avevano guadagnato meno punti. Il Napoli non ha trovato la rete per tre gare di fila in Serie A per la prima volta dal marzo 2009 (tre anche in quel caso con Edy Reja in panchina) e ha perso tre gare esterne di fila in campionato per la prima volta da febbraio 2021, con Gennaro Gattuso alla guida.

Per ritrovare un altro 0-3 fuori casa bisogna tornare al 2 settembre 2018 contro la Sampdoria. Anche la difesa fa acqua da tutte le parti: il Napoli ha subito almeno due gol in 7 gare di questo campionato; l'ultima volta che ha fatto peggio nelle prime 19 partite giocate risale al 2009/10 (8). Numeri da incubo che sanciscono il fallimento del presidente Aurelio De Laurentiis: il patron ha promesso di fare mercato a gennaio, ma invertire la rotto appare una chimera. Anche perché pezzi da 90 come Osimhen e Anguissa sono in Coppa d'Africa e altri giocatori (Zielinski su tutti) sono lontani parenti dei campioni ammirati nella passata stagione.

 

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