Ancelotti: "Psg indecifrabile. Il pari non mi va bene, le grandi squadre giocano per vincere"

Il tecnico degli azzurri alla vigilia della sfia coi francesi: "Sappiamo cosa fare. Un piacere ritrovare Buffon"

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Cavani torna a Napoli, Buffon ritrova la Champions, al San Paolo arriva il Psg: ecco la notte tanto attesa. La notte di Champions in cui il Napoli può aprire le porte del paradiso, mettere le mani sul girone di ferro e pensare definitivamente che l'impresa è possibile se non addirittura fattibile. Ma in fondo già un'altra notte, quella di due settimane fa al Parco dei Principi, ha detto qualcosa di molto simile, perché al di là del pareggio-beffa la squadra di Ancelotti è tornata da Parigi con la piena consapevolezza della propria forza: "Ma l'andata è ormai andata, al San Paolo dobbiamo trascinare il nostro pubblico con una grande prestazione" ha detto il tecnico degli azzurri. "Noi non facciamo calcoli, il pari non mi va bene perché le grandi squadre giocano solo per vincere".

Mister Ancelotti, quella con il Psg è una partita decisiva: quindi cambia il modo di prepararla? Come ha visto il gruppo?
"La vigilia sinceramente non cambia. Il gruppo sta bene, abbiamo recupero dopo la gara di venerdì. Sappiamo l'importanza e quello che dobbiamo fare, l'ambiente è carico al modo giusto e cercheremo di fare il meglio".

La formazione, quella del Napoli, sembra fattaa. Invece che PSG si attende dopo la lezione tattica dell'andata?
"Nella partita di Parigi hanno utilizzato due strategie diverse, ora sinceramente non so quale utilizzeranno. Resta una squadra forte, molto difficile da affrontare. In questo momento è tutto indecifrabile".

Domani ritroverà Buffon, ancora lui nonostante la sua età. Cosa pensa di Gigi?
"Sarà un piacere ritrovarlo, grande rispetto per il professionista, ancora motivato, ed affetto per l'amico".

Secondo lei questo è il momento giusto per affrontare il Psg?
"Non è mai il momento giusto per affrontare le grandi squadre, ma di certo abbiamo grande rispetto di una squadra fortissima. Aver fatto bene all'andata ci dà maggiore convinzione, ma resta una gara difficilissima. Proveremo a ripeterci sul campo, altrimenti da difficile diventa impossibile".

C'è differenza tra il Psg che lei ha allenato e quello che state per affrontare?
"Parecchia, perché in mezzo ci sono parecchi anni di lavoro. Con me era una squadra in costruzione, ora il progetto si sta realizzando, manca poco per l'obiettivo finale di vincere la Champions o di essere tra le squadre più forti in Europa. O forse questo si è già realizzato perché il Psg è tra le più forti d'Europa".

Alla luce della classifica del girone, potrebbe andare bene anche il pareggio. E' d'accordo?
"Le grandi squadre giocano per vincere, non per fare speculazioni sulla classifica, anche perché è difficile farle. Il fatto che sia tutto equilibrato è positivo per noi, all'inizio col sorteggio non era così, eravamo la terza ruota del carro, ora invece siamo lì".

Questa squadra può arrivare in fondo a tutte le competizioni?
"Per guardare il traguardo è presto, abbiamo sicuramente margini di miglioramento e dobbiamo migliorarci senza fare calcoli in campionato e nel gruppo di Champions. Qui il traguardo è più vicino, ma non giochiamo facendo calcoli ma per fare il massimo ed anche qualcosa in più".

Intanto però in tutte le sue dichiarazioni mostra una grande fiducia nelle possibilità della sua squadra...
"Sono semplicemente le sensazioni che ho quando vedo la squadra allenarsi. Il gruppo è attento, applicato, segue un'idea precisa di ciò che deve fare in campo. Questo aumenta la responsabilità dell'allenatore perché se un gruppo ti segue allora meno cavolate dici e meglio è".

Alla vigilia del match di andata disse che il Psg è fortissimo ma non imbattibile. Ora cosa servirà per imporsi?
"Meglio di quello che abbiamo già fatto. Il risultato non ci ha premiato all'andata, ma non è venuto fuori per caso. Potevamo essere più concreti, ma dobbiamo fare qualcosa di straordinario per vincere. Alla parta di andata diamo insomma il peso giusto, ormai è il passato, ora siamo concentrati su domani".

Di vigilie importanti lei ne ha vissute tante, è pronto un San Paolo col record stagionale di presenze e l'urlo Champions che fa tremare i palazzi. Una carica in più...
"Sappiamo che ci sarà un grande ambiente domani sera, una città intera che ci supporta, determinante sarà la prova della squadra dentro il campo per raccogliere la spinta".

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