Le parole del tecnico rossonero alla vigilia del match col Pisa: "Servirà maturità. Milan-Como? Sarebbe meglio in Italia..."
di Max CristinaNell'ultimo turno di campionato il Milan ha operato il sorpasso in testa alla classifica su Napoli e Roma, ma le inseguitrici sono a un solo punto di distanza, compresa l'Inter. Massimiliano Allegri nell'anticipo dell'ottava giornata di Serie A, a San Siro contro il Pisa, punta a confermare il primato e approfittare dello scontro diretto tra Napoli e Inter. "Non dobbiamo guardare nessuno - ha commentato il tecnico rossonero -, non si può parlare di fuga. Il nostro obiettivo è lavorare in silenzio e migliorare, poi a marzo si vedrà".
Sul Pisa di Gilardino: "Servirà la giusta mentalità contro un avversario tosto che verrà a San Siro per fare punti. I tre punti sono importanti per dare seguito ai risultati". Sull'emergenza: "Nkunku è recuperato e verrà in panchina, poi valuteremo Loftus-Cheek. De Winter? Potrebbe partire titolare".
LE PAROLE IN CONFERENZA DI ALLEGRI
Sarà ancora più complicato giocare prima delle altre?
Sarà difficile a prescindere perché il Pisa è una squadra fisica e se non l'affrontiamo nel modo giusto avremo dei problemi. Ha fatto sempre buone partite nonostante i risultati.
Si aspettava di essere a questo punto o pensa di essere più avanti rispetto alle aspettative?
Non lo so, so solo che lavoriamo tutti i giorni e ho una buona squadra. Siamo solo all'inizio e contro il Pisa dovremo essere bravi ad affrontare il match con rispetto. I tre punti sono importanti per dare seguito ai risultati.
Rispetto alla sua Juventus, che Milan è? Ci sono similitudini?
Lasciamo stare le statistiche, la stessa squadra è diversa da un anno con l'altro. Non possiamo fare paragoni. Bisogna chiacchierare poco, restare in silenzio e lavorare molto.
Da livornese come vive il match con il Pisa?
Ho debuttato col Pisa contro il Milan. Ricordo con affetto il presidente Romeo Anconetani che era un visionario a quel tempo, sarei stato curioso di vederlo ora. Per me quell'esperienza è stata importante, anche da livornese.
Questo è un altro snodo stagionale come lo era a Udine visto che c'è Napoli-Inter?
Vincere non è facile e sarebbe importante per mettere altri punti in classifica e avvicinarsi al nostro obiettivo, ovvero tornare in Champions. Penso che bisogna arrivare a 74 punti minimo, siamo concentrati su quello. Non pensiamo a Napoli, Inter... pensiamo a noi.
Punta alla fuga?
Non ci sono fughe, bisogna andare molto piano e mantenere la calma con i piedi per terra. Gioiaimo delle vittorie, ma pensiamo subito alla partita dopo anche perché abbiamo un mini ciclo verso l'ultima sosta.
LaLiga ha cancellato la partita negli Stati Uniti e la Uefa pare d'accordo: qual è il tuo pensiero su Milan-Como a Perth?
Il mio pensiero conta relativamente poco. L'importante è che la decisione venga presa il prima possibile. Meglio restare in Italia, ma se dovremo andare a Perth ci organizzeremo.
Quali sono i requisiti per alzare il livello e puntare allo scudetto?
Bisogna prendere 20-25 gol massimo e a quel punto si vede. I tifosi devono sognare, ma i ragazzi devono riuscire a vincere e mantenere l'entusiasmo. Lo stadio pieno per noi è importante, lo è stato con la Fiorentina e lo sarà con il Pisa. Nkunku torna in panchina, Loftus-Cheek lo valuteremo oggi.
L'esperimento con Leao centravanti nel 3-5-2 si può portare avanti o cambia qualcosa?
Leao ha fatto gol nella zona centrale del campo. Io non trasformo Leao, lui ha determinate caratteristiche e penso che possa fare sia la prima che la seconda punta. Deve stare nel vivo del gioco, poi ha la possibilità di svariare sul fronte d'attacco. Per me può giocare sia con Gimenez che con Pulisic e Nkunku.
Le polemiche dopo il rigore contro la Fiorentina rientra nella normalità delle cose?
Sono cose che nel calcio italiano sono successe, succedono e succederanno sempre. Sono decisioni soggettive quindi bisogna prenderle per quello che sono, ma fa parte del gioco del calcio. Con questa grande velocità in campo penso che sia difficile anche per gli arbitri decidere, quindi il Var che vede da fuori aiuta. I giocatori non hanno più tempo pensare, è cambiato tutto anche in termini di fisicità dei giocatori ed è totalmente un calcio diverso come sono cambiati agli altri sport. Bisogna adeguarsi al momento.
A che punto è la ricostruzione della mentalità della squadra?
Ho ereditato una squadra con ottimi giocatori e insieme alla società abbiamo lavorato sul mercato. L'anno scorso il Milan ha fatto la finale di Coppa Italia e vinto la Supercoppa. Il gruppo di lavoro dei giocatori e in generale che ho trovato è resposanbile, si sono messi tutti a disposizione per poter fare bene. Il nostro obiettivo è arrivare a marzo pronti, lavorando e stando in silenzio.
Come ha visto Gimenez dopo tutte le critiche post Fiorentina? Quanto è vicino a sbloccarsi?
Si è allenato bene in questi tre giorni. Gimenez è arrivato in ritardo dopo la nazionale in estate, ora è in una buona condizione fisica e lo vedo molto più sereno. Ha avuto situazione favorevoli anche contro la Fiorentina, anche a Torino ha fatto bene. Sicuramente è in crescita e il gol arriverà.
Cosa cambierebbe in questo Milan?
Bisogna migliorare nei dettagli. A Torino abbiamo rischiato di rovinare la partita in pieno recupero sull'ultima situazione, così come contro la Fiorentina. Bisogna stare attenti nei finali di gara dove c'è stanchezza ed è lì che bisogna crescere perché una palla sbagliata negli ultimi minuti è pesante. Nel Milan ogni pallone non decide una partita, ma una stagione.
Come è riuscito a entrare nella testa dei giocatori così velocemente?
Succede perché tutti abbiamo lo stesso obiettivo ovvero di fare una bella stagione. Serve senso di responsabilità, passione e grande convinzione perché con questa si riescono a fare cose che senza non riusciremmo a fare. Ho ottimi giocatori e ragazzi responsabili, con calciatori con meno esperienza che stanno crescendo grazie ai più grandi.
Pavlovic sta migliorando molto: che margini di crescita ha? De Winter può avere una chance?
De Winter potrebbe giocare, devo valutare. Pavlovic sta crescendo come tutti gli altri, ha solo 23 anni e ha margini di crescita importanti. Può fare meglio nella fase difensiva e nei tempi di gioco, ma sta lavorando duro.
Modric è la tua lunga mano in campo?
Sbaglia pochi palloni perché è un campione, ha una velocità diversa dagli altri nel passaggio e nella visione di gioco. Si diverte molto in quel ruolo e si sente a suo agio.
Il Milan ha la maturità per pensare solo al campo?
Non so se abbiamo la maturità, ma sicuramente dovremo dimostrarla contro il Pisa. Serve perché giochiamo contro una squadra che verrà a Milano per fare risultato e Gilardino è molto bravo a preparare le squadre difensivamente. Vincere non è mai semplice, le partite vanno giocate. Col Pisa dobbiamo correre come l'avversario, poi verrà fuori la tecnica.
Perché il Milan fa meglio dopo l'intervallo?
Stiamo crescendo anche fisicamente e nel secondo tempo diamo più intensità alla partita. Vuol dire che stiamo bene ed è un buon segnale, con l'aiuto di chi entra dalla panchina che è fondamentale. L'ultima mezz'ora è sempre un'altra partita.
Siete ancora solo un gruppo o siete già diventati squadra?
Non esiste il mantenimento, si può migliorare o peggiorare. Noi dobbiamo lavorare per migliorare perché al momento abbiamo solo 16 punti e il primo obiettivo è arrivare a 40.
Quanto è soddisfatto della crescita di Bartesaghi?
Sono molto contento perché arriva dal settore giovanile e ha qualità. Va lasciato sereno perché ha qualità importanti fisiche, tecniche e di mentalità. Deve comunque migliorare tantissimo.