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Parla il presidente del Milan: "Sarà un simbolo di Milano ma spero possa essere un motore, un esempio"
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"Milano ha il diritto di averne uno stadio al livello delle altri capitali europee. Vogliamo offrire uno spettacolo pari o superiore a quello del Bayern Monaco o del Psg". Così a "10 minuti" su Retequattro il presidente del Milan Paolo Scaroni il giorno dopo la firma del rogito che consegna San Siro a Inter e Milan "La turbativa d'asta? Non sono preoccupato, non c'è stata nessuna turbativa perché non c'è stata nessuna gara. Il comune ha messo in piedi una procedura che prevede le manifestazioni di interesse. Credo sia un colpo di coda degli oppositori di questo progetto che lottano per impedire di raggiungere questo obiettivo. Noi poi come Milan abbiamo una proprietà come Redbird e ci sentiamo equipaggiati per fare una cosa bella e sana e che piace a tutti". E ancora: "Costruiamo un nuovo stadio a fianco del Meazza che utilizzeremo fino al 2030, quando il nuovo entrerà in funzione prima del 2032 visto che il Meazza è stato dichiarato non idoneo dalla Uefa. A partire da quel momento faremo un albergo, un centro commerciale, ci sarà la sede del Milan e dell'Inter con i rispettivi musei delle due squadre - ha sottolineato Scaroni - Abbiamo sempre avuto questa idea, fare alberghi, ristoranti e intrattenimento simili a quelle che hanno le città europee. Il nuovo stadio del Real Madrid ad esempio ha sette ristoranti al suo interno. Perché non fare tutto questo al Meazza? La ristrutturazione non era possibile farla. Per prima cosa non ci avrebbe consentito di fare il più bello stadio d'Europa, secondo la ristrutturazione di uno stadio con due squadre che giocano ogni due giorni è impossibile se non si ha uno stadio vicino cui trasferirsi temporaneamente. Sulla base di questo abbiamo deciso un investimento di questo tipo", ha precisato. "Se tra sei anni verrà consegnato chiavi in mano? Io ci credo, ne sono assolutamente e certo. Partiamo con la progettazione, nel giro di un anno, un anno e mezzo iniziamo la costruzione, nel 2030 credo in un impianto efficiente e funzionale. Sarà un simbolo di Milano ma spero possa essere un motore, un esempio. Quasi tutta Italia ha bisogno di nuovi stadi, abbiamo perso 20 anni e dobbiamo recuperarli. Dobbiamo fare investimenti dappertutto".