La storia di San Siro
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Le parole del tecnico rossonero alla vigilia della sfida contro i ducali al Tardini
di Max CristinaL'ultima fatica prima della sosta con la speranza di ottenere altri tre punti e ritrovare la rosa al completo dopo le nazionali. Il Milan si sposta a Parma per l'undicesima giornata di Serie A: "Giocare al Tardini è sempre tosto e affrontiamo una squadra che fa giocare male le avversarie alzando molto il pallone. Bisognerà stare attenti perché vorranno fare un'impresa". Senza Gimenez, l'attacco rossonero sarà ancora sulle spalle di Leao e Nkunku: "Possono fare i centravanti. Rafa può migliorare come tutti e serve più concretezza davanti alla porta". Recuperato Pulisic: "Sta bene come Estupinan e Jashari".
LE PAROLE DI ALLEGRI IN CONFERENZA
La squadra è pronta a fare bene anche contro una squadra non da primi posti?
Affrontiamo una squadra che ha sempre lottato in tutte le partite che ha giocato. Alzano molto la palla, davanti c'è Pellegrino che è molto bravo sui duelli aerei e giocare a Parma è sempre complicato. Noi tra Pisa e Cremonese abbiamo fatto solo un punto, quindi bisogna prepararsi bene mentalmente. Non sarà una bella partita perché il Parma ti fa giocare male e sarà una sfida spezzettata. E' da Udine che non vinciamo in trasferta, dobbiamo prepararci al meglio. Pulisic è recuperato, Jashari ed Estupinan stanno meglio. Rabiot e Gimenez tornano dopo la sosta.
Ha già in mente come sostituire Gimenez là davanti?
Nkunku ha fatto molto bene da centravanti contro la Roma e nonostante non abbia una grande fisicità ha retto bene. Leao ha avuto i crampi perché ancora non è al meglio delle condizioni. La prestazione contro la Roma deve essere la normalità per lui e per tutti. A Parma bisogna giocare molto bene tecnicamente e sbagliare poco, a differenza dei primi 35 minuti contro la Roma.
Quanti minuti ha Pulisic nelle gambe?
Sta bene, ma ha fatto solo due allenamenti con la squadra. Ha una buona condizione, non so per quanti minuti.
Cinque dei sette gol subiti sono arrivati contro squadre neopromosse o ultime: come mai?
Non so se è una coincidenza, ma sicuramente è un dato di fatto e quindi bisogna migliorare.
Manca un vero bomber d'area in rosa?
No, abbiamo Gimenez che quando recupereremo ci potrà dare tanto. Potremmo giocare anche senza centravanti come caratteristiche. Nkunku e Leao possono fare quel ruolo.
Il Milan sottovaluta il pericolo contro le piccole?
Il problema è che abbiamo preso dei gol evitabili. Non sono state coincidenze i gol presi da cross contro la Cremonese oppure il fatto che contro il Pisa nel nostro momento migliore non siamo riusciti a raddoppiare. Dobbiamo migliorare perché quando capiamo che l'avversario è alle corde bisogna chiudere la partita. Vero però che nel calcio di oggi le partite non finiscono mai e bisogna stare concentrati fino alla fine. Contro il Parma sfidiamo una squadra che cercherà l'impresa dopo risultati negativi e il Milan dovrà per forza correre almeno quanto loro, per poi far venire fuori le qualità tecniche.
Come mai la difesa è blindata con gli stessi interpreti della passata stagione?
Ho chiesto ai ragazzi di abbattere il numero di gol presi, ma non so cosa facevano l'anno scorso. Il numero di gol subiti è quello che conta di più a fine campionato perché se prendi 50 gol in una stagione per arrivare nelle prime quattro posizioni devi farne 150. Se gol fatti e gol subiti sono vicini è impossibile arrivare in alto. Per farlo serve che tutta la squadra senza palla lavori in un certo modo, migliorando la percentuale realizzativa perché non si può fare un solo gol con sei occasioni davanti al portiere e puntare su una corsa di Pavlovic dalla sua area.
Vincere a Parma è importante anche per arrivare al derby dopo la sosta con serenità?
Non pensiamo al derby che varrà tre punti proprio come la sfida di Parma. Vincere ci serve per la classifica e per passare una sosta serena, tanto al derby comunque non ci si arriva tranquilli. Pensiamo a Parma che sono tre punti più importanti rispetto a quelli nel derby.
La prossima sarà la 100a vittoria alla guida del Milan...
Speriamo di raggiungerla...
Maignan protagonista da capitano: c'è uno spiraglio per il rinnovo?
Quando siamo al Milan, tutti dai giocatori allo staff, si deve lavorare al massimo per creare i presupposti per i risultati e per tenere la maglia rossonera. Mike è un grandissimo portiere, la società stra programmando il futuro e ci sono le persone adatte a pensare a questa cosa. Noi pensiamo ai primi quattro posti.
Quando tornerà Gimenez?
Dovrebbe essere a disposizione per il derby, credo.
Lo spogliatoio come sta vivendo il cambio di prospettiva rispetto alla passata stagione? Siete pronti a una stagione di vertice?
Siamo solo alla decima giornata e questi mesi servono per preparare il rush finale e vanno fatti bene. A marzo bisogna essere al meglio per giocarsi le possibilità di arrivare ai primi quattro posti e la strada è ancora lunga. Bisogna mettersi dei piccoli obiettivi da centrare per fare dei passetti in avanti.
La presenza di Modric fa la differenza nella fase difensiva?
Luka aiuta sia nella fase difensiva che in quella offensiva che nella gestione. Ma è tutta la squadra che si mette a disposizione per non prendere gol, ma bisogna fare meglio davanti alla porta.
In prospettiva c'è la possibilità di mettere tre punti in campo dall'inizio?
Sono situazioni che valuteremo durante la stagione perché ci sono momenti diversi. La squadra è una crescita che può affrontare se ci sarà la necessità, ma cercherò di capire se potremo sostenerlo. Ci sono anche i cambi da valutare, ma tutto dipende sempre dalla disponibilità dei giocatori quando non abbiamo la palla. Non possiamo permetterci di difendere in sette nel calcio di oggi.
Si sta creando qualcosa di importante nello spogliatoio?
C'è una buona armonia all'interno di Milanello, sono tutti partecipi. I giocatori devono pensare a fare bene le partite. Bisogna mantenere l'equilibrio perché nel percorso ci sono imprevisti da gestire. In tutti noi deve essere chiaro l'obiettivo finale.
Il Milan è in corsa per lo scudetto?
Sta tornando la Lazio, poi Inter e Napoli sono favorite. La Juventus ha fatto buone partite e sarà candidata per lo scudetto, poi c'è la Roma che sta facendo molto bene. Il campionato è molto bello ed ecco perché bisogna mantenere l'equilibrio dopo ogni partita. Parlare poco e lavorare.
Questo è il suo Milan? A che punto è l'identità Allegri per questa squadra?
Il Milan non è mio, ma tutti insieme bisogna arrivare all'obiettivo.
Le assenze hanno allungato la rosa mettendo in mostra giocatori che avevano avuto meno spazio?
Gli infortuni sono stati trasformati in opportunità per chi ha giocato meno. In più abbiamo fatto dei risultati.
Il Milan è la squadra che concede più passaggi agli avversari prima di iniziare il pressing: positivo o negativo?
Io con tutti sti numeri faccio fatica. Sicuramente dobbiamo migliorare nella metà campo avversaria la fase di possesso perché spesso siamo frettolosi nel chiudere le azioni, ma dipende anche dalla caratteristiche che abbiamo. Sono giocatori istintivi e veloci nel chiudere le giocate e in questo Modric ci aiuta nell'alzare o abbassare il ritmo. In pressione dobbiamo essere un pochino più alti.
Che obiettivo sarebbe vincere lo scudetto se arrivare tra le prime quattro è "macro"?
Se a marzo siamo nelle prime quattro vuol dire che saremo lì attaccati. A quel punto valuteremo le chances da giocarci per raggiungere l'obiettivo o fare qualcosa di più. In una grande società come il Milan si parte sempre per ottenere il massimo, ovvero tornare in Champions senza precluderci il massimo risultato. Ma dal dire che bisogna vincere lo scudetto o tornare in Champions, che è già un obiettivo importante per la società, cambia molto.
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