Il centrocampista rossonero trascina la sua Nazionale nel 4-0 al Montenegro il giorno prima di un compleanno così importante
Luka Modric è già nel Pantheon dei più grandi di sempre, e già lo si sapeva. Meno prevedibile pensare che la sera prima di compiere 40 anni si rendesse protagonista del 4-0 della sua Croazia contro il Montenegro a Zagabria per le qualificazioni al Mondiale 2026. Schierato al fianco dell'interista Sucic, il centrocampista del Milan, al momento di uscire dal campo per fare spazio al bolognese Moro a nove minuti dalla fine, è stato salutato da un applauso scrosciante di tutto il pubblico del "Maksimir". Con questa vittoria la Croazia ha raggiunto la Repubblica Ceca in testa al suo girone e ha anche una partita in meno.
Modric, in esclusiva per Sportmediaset, ha rilasciato a Simone Togna delle dichiarazioni in cui spende parole di stima per quello che in molti considerano il suo erede, Petar Sucic: “E' un giocatore molto forte e un bravo ragazzo. Avevamo già giocato insieme e lui aveva mostrato le sue qualità, non è una casualità che ha firmato per un top club come l’Inter, sicuramente lo conoscerete meglio e vedrete il suo talento. Può ancora migliorare. Mi godo il fatto di giocare con lui e gli auguro di migliorare sempre, anche se tra poco ci affronteremo nel derby sicuramente e vedremo come mi tratterà (ride di gusto). Speriamo mi rispetti e non vada troppo forte (continua a ridere) però per il momento mi godo il fatto di giocare con lui. La nostra generazione è irripetibile, ha ottenuto risultati incredibili, ma ci sono giocatori giovani come lui che potrebbero arrivare anche a vertici più alti".
Oggi Modric spegnerà le sue 40 candeline, il giorno dopo aver raggiunto quota 190 presenze in Nazionale. Il suo ct Dalic se lo tiene ben stretto: "Ha dimostrato ancora una volta che più invecchia, più diventa bravo" - ha riportato Sportske Novosti - ". Il suo modo di giocare è fantastico, raro al mondo. Guida la Nazionale con tanta ambizione, non vuole mollare, vuole che andiamo in America, questo è il nostro obiettivo, e anche un'opportunità perché qualcosa di buono accada per noi lì".
Insomma, c'è chi invecchia solo per l'anagrafe. Una buona notizia per Max Allegri che sa che, magari non per tutti i 90 minuti più recupero, può contare su un centrocampista entrato nella storia del calcio.