Il calciatore serbo è oltre la linea difensiva avversaria ma le ultime direttive non considerano punibile la sua posizione
di Stefano FioreSette minuti. Tanto è bastato al Milan per portarsi in vantaggio contro il Pisa nell'ottava giornata di Serie A anche se poi alla fine il match è terminato 2-2. A San Siro, ad aprire le marcature è stato Rafael Leao, che ha realizzato il suo terzo gol stagionale in campionato. La rete dell'attaccante portoghese ha richiesto un check del VAR prima della convalida finale, a causa della posizione di un suo compagno di squadra, Strahinja Pavlovic.
Leao ha ricevuto palla da Ricci sulla sinistra, ha sfidato Bonfanti, si è accentrato e ha lasciato partire un preciso tiro a giro dal limite dell'area, sul quale il portiere Semper non ha potuto nulla. Il motivo della revisione al VAR è stato il movimento di Pavlovic, che, al momento della conclusione di Leao, si trovava in posizione di fuorigioco e scattava verso il portiere avversario.
Nonostante il difensore rossonero non abbia toccato il pallone, la sua posizione (in fuorigioco di circa mezza figura) e il suo movimento potevano potenzialmente aver ingannato il portiere avversario Semper.
L'arbitro Zufferli aveva inizialmente convalidato la rete, ma il gioco è stato fermato per il consulto con la sala VAR che poi ha confermato la decisione di campo.
Secondo le ultime direttive, nelle situazioni in cui una conclusione parte da lontano anche se un giocatore in fuorigioco si muove verso la porta (come Pavlovic), la rete viene convalidata. Questo perché si presume che il portiere abbia avuto tempo e spazio necessari per vedere partire il tiro. Pavlovic è passato davanti a Semper solo nell'ultimo istante, quando la sfera era già indirizzata verso la porta.
Situazioni simili sono già state viste quest'anno in Parma-Atalanta sulla rete di Pasalic e in Inter-Cremonese sulla rete di Dimarco.