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Milan, Pioli: "Non penso al futuro e nessuna paura. Club pronto a intervenire sul mercato"

Dopo il pareggio di Salerno i rossoneri vogliono chiudere il 2023 con un successo. "Il club è pronto a intervenire sul mercato" ha assicurato l'ex allenatore di Inter e Lazio. Con i neroverdi si giocherà la panchina

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Mercato, campo e l'esigenza di trovare continuità. Ma soprattutto il suo futuro. È una conferenza stampa ricca quella di Stefano Pioli, che si è proiettato all'ultima gara dell'anno col Sassuolo di sabato con diverse voci riguardanti un possibile esonero e l'ombra di Antonio Conte. "Non penso a quello che sarà, ho vissuto una settimana normale. Soprattutto lavorando. Abbiamo l'esigenza di vincere e trovare la continuità che ci è mancata - ha detto il tecnico parmense -. Ibrahimovic? L'ho sentito, mi ha chiesto come stesse lavorando la squadra via messaggio. Adesso è Miami per impegni già presi prima del ritorno da dirigente".

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE 

San Siro sempre sold out: un suo commento sull'attaccamento dei tifosi

"Abbiamo la conferma di una tifoseria incredibile, nei momenti delicati c'è sempre. Tocca a noi meritarci questo tipo di tifoseria: va salvaguardata"

Che settimana ha vissuto?

"Una settimana di lavoro, concentrati per migliorare il mio presente e quello del Milan. Abbiamo lavorato con cura per mettere in campo una prestazione vincente. Mercato? Non ne parlo, ma il club è disponibile a coprire i problemi che abbiamo"

Può essere l'ultima spiaggia?

"Non deve esserla solo domani, è sempre così. Abbiamo commesso degli errori a Salerno e siamo stati altalenanti. Ci manca la continuità. Se ho paura di qualcosa? Non ho paura, vorrei che la squadra esprimesse tutto il suo potenziale. Dobbiamo essere più compatti e aggredire gli avversari con i giusti tempi. Senza dimenticare di sfruttare le occasioni che ci capitano"    

Su Ibra: i tifosi si sono chiesti perché è a Miami e non qui

"La domanda va fatta a lui ma è in America per impegni presi in precedenza. Non è questo il problema, mi ha detto che si tratta di un qualcosa già preso prima del ritorno da dirigente"

Come commenta le voci sul suo futuro? Ha visto il patron?

"Non ho visto Cardinale, l'ho incontrato qui un mese fa. Io parlo direttamente con i dirigenti. Ho lavorato molto in questi giorni e non ho pensato al mio futuro: l'unico obiettivo adesso è tornare alla vittoria. La stagione è ancora lunga, ci sono diverse partite e il margine per far bene c'è ancora. Serve equilibrio e dare continuità ai risultati. Va trovata il primo possibile"

Quale è il vero ruolo di Ibrahimovic dal punto di vista tecnico? Ha avuto modo di sentirlo?

L'ho sentito in questi giorni, ci siamo sentiti via messaggio e lui mi ha chiesto come andava la squadra"

Bennacer e Chukwueze: li vedremo in Coppa Italia?

"Stiamo parlando con le rispettive federazioni, non abbiamo certezze. Loro avrebbero l'obbligo di presentarsi in nazionale dopo la gara di domani per la Coppa d'Africa. Ma il club sta lavorando per cercare di trattenerli anche con il Cagliari il prossimo 2 gennaio" 

Come mai il Milan è così fragile?

"Non siamo compatti. A volte è colpa della difesa, a volte dell'attacco. Il calcio è fatto di attenzione, rincorse e anche di comunicazione. Ci manca un po' di malizia"

Manca il gol a Giroud?

"Nessuna ricerca ossessiva della rete da parte sua, ma la mancanza del gol gli pesa" 

Si è rotto l'incantesimo?

"Abbiamo alzato le aspettative, è normale. Nessuna rottura. Adesso un terzo posto è accolto in maniera negativa. Il gioco della squadra e i risultati devono migliorare"

Il Sassuolo è in difficoltà, ma con Inter e Juve ha fatto due grandi gare

"Lo abbiamo guardato tanto, ci siamo divisi il lavoro nello staff. I neroverdi prendono tanti gol ma li fanno pure. Dobbiamo approfittare delle loro difficoltà in fase difensiva. Il Sassuolo sa interpretare bene certe partite. Se batti certi avversari vuole dire che hai qualità" 

I giocatori potrebbero essere condizionati dai tanti infortuni visti fino a ora?

"Loro non hanno timori, dovreste vedere come si allenano. Hanno solo voglia di superare le difficoltà che stiamo attraversando"

Stanno mancando i leader in questa fase?

"No, non è così. Siamo un gruppo, è errato concentrarsi sulle singole situazioni. Vogliamo migliorare consapevoli che non stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre potenzialità. Leao e Theo? Rafa arriva da un lungo infortunio: è condizionato. Theo invece sta dando una grande disponibilità"  

Un difetto assoluto?

"La mancanza di continuità. I nuovi sono giocatori forti, poi è normale che ci vuole del tempo ad adattarsi al campionato italiano. Non è il campionato più bello, ma è certamente il più complicato a livello tattico e di pressioni. La nostra difficoltà è che siamo discontinui anche all'interno della stessa partita"

Una cosa che cambierebbe del 2023?

"Non devo nemmeno dirla, è facile da immaginare (il riferimento è ai cinque derby persi, ndr). 

  

 

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