VERSO LAZIO-MILAN

Milan, Pioli: "Le critiche ci stanno, è un momento da affrontare con umiltà"

Il tecnico parla alla vigilia del match dell'Olimpico, dove i rossoneri sono chiamati a rialzarsi dopo la batosta della Supercoppa

  • A
  • A
  • A

Il Milan di Stefano Pioli si prepara ad affrontare la Lazio con l'obiettivo di mettersi alle spalle due settimane particolarmente complicate. I rossoneri sono reduci da due pareggi in campionato, dall'eliminazione agli ottavi di Coppa Italia, ma soprattutto dalla batosta contro l'Inter in Supercoppa e la sfida dell'Olimpico, in programma martedì alle 20.45, è l'occasione giusta per provare a rialzarsi.

Vedi anche Milan, il presidente dei NY Yankees nel Consiglio d'amministrazione Milan Milan, il presidente dei NY Yankees nel Consiglio d'amministrazione LA CONFERENZA DI PIOLI

Sul momento difficile

"Dobbiamo affrontare e gestire momenti così. Sarà un esame da superare con umiltà e unità. È normale e le critiche ci stanno perché le prestazioni sono state al di sotto delle aspettative, che sono diventate molto alte. Abbiamo delle radici forti, costruite in questi tre anni. Abbiamo avuto periodi di maggior leggerezza e buon umore, ma c'è grande voglia di reagire e so che i miei giocatori sono forti, meritano la mia fiducia e il mio rispetto".

Su cosa migliorare

"Le situazioni da migliorare sono tante, dal punto di vista tecnico e tattico, ma soprattutto mentale. Dobbiamo ricordarci come abbiamo vinto l'anno scorso a Roma, passando attraverso grandissime difficoltà. Quello è l'aspetto da mettere a posto per primo".

Sull'importanza della gara

"È una gara importante, vogliamo ottenere un risultato importante, giocando con qualità e attenzione per tutta la gara e vincendola".

Sul tipo di lavoro in atto

"Stiamo lavorando sui nostri principi, sulle idee e sul modo di stare in campo. Sappiamo bene cosa fare, conosciamo i nostri valori, dobbiamo solamente rimetterli in campo".

Su come ha vissuto lui questo periodo

"Quando alleni una squadra così forte le aspettative sono sempre alte. Sono stati 10 giorni difficili, ma le possibilità sono due: o continuiamo a piangerci addosso, o ci tiriamo su le maniche e reagiamo. Noi abbiamo scelto questa seconda strada".

Su eventuali cambi tattici

"Nessuna possibilità di inserire un centrocampista in più. Col nostro sistema abbiamo spesso sviluppato situazioni diverse e lo faremo anche contro la Lazio".

Su Tomori

"Non cerchiamo mai il colpevole, cerchiamo di risolvere il problema tutti insieme. Tutta la squadra deve fare meglio".

Sulla difesa

"Cinismo e concretezza vanno a braccetto, dobbiamo essere più cinici e concreti in entrambe le fasi di gioco".

Sulla Lazio

"Sta facendo un ottimo campionato, ha 6 punti in più dell'anno scorso. Hanno un allenatore molto capace, con un'identità precisa. Mancherà Immobile, ma Felipe Anderson si sta comportando bene da attaccante centrale. Sapranno palleggiare bene, ma anche andare in profondità".

Su Ibrahimovic

"Il suo recupero procede bene, sta lavorando sul campo, a parte, e il suo ginocchio risponde bene. Non so dire quando sarà pronto, ma è sempre presente negli spogliatoi e ha parlato con i compagni dopo la Supercoppa".

Su Theo e Giroud

"Stanno bene, abbiamo anche dati fisici confortanti. Che possano aver subito il contraccolpo della finale Mondiale persa ci sta, ma sono sicuro che daranno il loro contributo".

Su cosa si aspetta dall'approccio

"Mi aspetto una squadra molto attenta e molto pronta, stiamo preparando bene la partita. L'approccio è importante, ma è ancora più importante la continuità. Dobbiamo giocare da squadra per 95', allora sì che avremo la possibilità di vincerla".

Su come far meglio della Lazio

"Dobbiamo provare a essere più dominanti di loro. Lasciargli il pallino del gioco significa rischiare di più, dobbiamo controllare la partita e poi essere concreti quando riusciamo a sviluppare situazioni pericolose".

Sulla lunghezza della squadra in campo

"I dati non sono così distanti da quelli dell'anno scorso. È che i nostri avversari stanno concretizzando di più quello che creano rispetto a un anno fa. Forse stiamo concedendo occasioni più importanti".

Sulla perdita d'identità

"In due o tre partite una squadra come la nostra non perde la sua identità. Abbiamo faticato, ma la nostra identità è chiara e precisa".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti