Il fuoriclasse svedese: "Ho molte responsabilità, resterei in rossonero a vita"
"Mi sento il benvenuto al Milan grazie ai tifosi, ho avuto un feeling sempre al top e provo a dare sempre il massimo, senza di loro non è facile giocare. Con 80 mila che ti acclamano e ti vogliono in campo è tutta un'altra cosa. Quando gioco provo sempre a dare il massimo, quando sei un leader e sei un esempio quando fai le cose e se ti rispettano ti seguono. Non bisogna parlare tanto". Così Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan, in una intervista a Milan Tv, pubblicata sui social della società rossonera.
Il fuoriclasse svedese ha rinnovato con il Milan per un altro anno. "Abbiamo fatto bene per un anno, ma ancora non è finita. Manca poco ma bisogna continuare a crederci, nulla è impossibile. Tanti hanno giudicato questo Milan ma noi in campo abbiamo lavorato e fatto sacrifici e in campo abbiamo dato tutte le risposte. Quando vinci qualcosa hai fame di vincere ancora di più", ha proseguito. In riferimento al tecnico Pioli ha aggiunto: "Lavorare con lui è stato facile. Si parla tanto tra di noi tutti i giorni, il segreto di questa squadra eèl'atmosfera, che è sempre stata splendida", ha proseguito.
"Ho sempre detto che essere al Milan è come essere a casa. Sono molto felice, il club, quelli che lavorano qui, i miei compagni, il mister, i tifosi, che mi mancano tanto, mi fanno sentire bene. Questa è come casa mia, se posso restare tutta la vita resto”.
Il progetto rossonero resta quello di investire sui giovani, con Ibrahimovic a fare da trascinatore e leader: "Mi piace il progetto, perché così mi sento giovane. Ogni giorno che vedo i miei compagni mi fanno sentire giovani, poi c’è tanta sfida e concorrenza. Quando corrono devo correre come loro, non posso essere da meno. Mi sfidano, mi fanno uscire il massimo. Poi ogni tanto esagero, magari devo essere più tranquillo, ma questa è la mia mentalità. Questo nuovo progetto del Milan mi piace perché è una sfida differente. Ero abituato a giocare con grandi campioni che hanno vinto tutto. Questa è un’altra situazione, hai altre responsabilità. Quando giochi con grandi campioni, tutto si risolve in campo. Qua è differente, devi prenderti la responsabilità di far vedere qual è la strada per il successo. Se hai già fatto questa strada hai esperienza e voglio trasmetterla a tutti quanti in questa squadra. È un grande sfida, però quando lo fai bene hai molta più soddisfazione rispetto a quando giochi con i grandi campioni, significa che hai fatto qualcosa in più del normale. Ho dimostrato che l'età non conta".
CT SVEZIA: "IBRA AL MONDIALE? PERCHÈ NO..."
E se Ibra giocasse il prossimo Mondiale? "Se regge fisicamente ed è motivato… perché no". Queste le parole di Jan Andersson, c.t. della Svezia, in vista di un possibile impiego dell'attaccante del Milan in Qatar nel 2022, un anno dopo l’imminente Europeo: "È un giocatore unico - ha dichiarato il ct intervistato da Fotbollskanalen - Quando si allena ha la voglia di un ragazzino ed è ancora in grado di giocare come sempre".