Milan, Gattuso: "Non voglio carezze dal club, mi piace l'aria tesa. Baka? Nessun rancore"

"Dopo la gara col Bologna si è parlato più della lite in panchina che della vittoria. Con la Fiorentina sarà dura"

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Tutto pronto in casa Milan per il rush finale. E per Gattuso ora è vietato sbagliare per continuare a inseguire l'obiettivo Champions. A partire dalla gara con la Fiorentina. "Corsa Champions? Daremo il massimo - ha spiegato il tecnico -. Non voglio carezze dal club, mi piace l'aria tesa". Poi sulla lite con Bakayoko: "Si è parlato più di quello che della vittoria col Bologna. Io non porto alcun rancore". 

LA CONFERENZA Convocati e recuperi
"Biglia è convocato, ma segue solo la squadra. Non è a disposizione. Paquetà si allena anche se è squalificato. Calhanoglu invece è a disposizione"

Ostacolo Fiorentina
"Dobbiamo pensare a fare il nostro, abbiamo una partita molto difficile, non vinciamo a Firenze dal 2014. Ci possono creare tanti pericoli, domani c'è da fare una grande partita a livello mentale e fisico. E' vero che non vince da tantissimo tempo, ma la squadra di Montella ha qualità e può creare sempre problemi"

La condizione della squadra
"La vittoria col Bologna è passata un po' in secondo piano. Si è parlato più della questione Bakayoko, che poi abbiamo chiarito negli spogliatoi. Si è parlato più di quello che dei tre punti conquistati. Ad ogni modo la squadra si è allenata bene e domani dobbiamo fare la stessa prestazione e tenere botta. Se facciamo le cose fatte bene, posiamo mettere in difficoltà la Fiorentina"

La forza del gruppo
"La nostra forza sono stati spesso coloro che hanno giocato meno. La forza del gruppo è stata questa. Dobbiamo andare avanti perchè ci stiamo giocando tanto. E' stato tutto l'anno così. Abbiamo avuto delle emergenze. In tanti vogliono far credere che sia stata una stagione deludende, ma siamo davanti ad altre tante squadre di qualità e ci stiamo giocando qualcosa di importante"

Vincere le prossime tre gare
"Noi ci proveremo, non so se saremo in grado, ma daremo il massimo. A volte le partite si mettono in maniera diversa. Noi dobbiamo farci trovare pronti a livello mentale e fisico. Poi ce la possiamo giocare con tutti"

Piatek a secco
"Nessun problema, forse ne ha segnati troppi prima. Deve continuare a lavorare così. Deve dare priorità alla squadra. Non è importante chi segna, ma vincere"

La querelle con Montella
"Devo pensare alla mia partita e a vincere. Rispetto Montella, allena da tanti anni. E non ho nulla da aggiungere"

Bakayoko e le scelte di formazione
"Domani vedrete chi scelgo. La coerenza è la cosa più importante, poi però ci sono dei confronti e al primo posto si mette sempre il club. Io non ho mai portato rancore, così come non lo hanno fatto i giocatori"

Strada in discesa dopo la Fiorentina?
"Non penso proprio. Affronteremo il Frosinone e non è mai facile affrontare squadre già retrocesse che non hanno nulla da perdere, poi c'è la Spal che vuol fare il record di punti"

Il contratto
"Non è un problema di cui mi preoccupo. Facciamo i punti e poi vedremo. Io so quello che ci diciamo con i dirigenti, voi continuate a scrivere. Io devo solo pensare a fare più punti possibile"

Il bene del Milan davanti a tutto
"Tutti hanno lavorato in questa direzione. Ci metto la mano sul fuoco. Nei momenti di difficoltà ci siamo sempre ripresi"

Il futuro di Zapata e Abate
"E' un problema della società, il mio compito è allenare la squadra. Sulle cose contrattuali non ci metto becco. Abate e Zapata sono qui da tanti anni e hanno dato sempre tutto. Per loro posso avere solo parole positive, ma è una scelta che spetta alla società"

La corsa al quarto posto

"Non so cosa abbiamo in più delle altre, noi daremo tutto in queste ultime tre partite perchè abbiamo voglia e ce la vogliamo giocare fino alla fine. Noi dobbiamo pensare a quello che facciamo noi, non dobbiamo sprecare energie a guardare gli altri campi. Il rammarico più grande è quello di aver perso tanti punti per strada nei momenti dove potevamo accelerare"

Le parole di Scaroni
"Dobbiamo far sentire la fiducia a tutti i calciatori per farli rendere al massimo. Io non ho bisogno di essere sempre accarezzato. Non mi piace essere accarezzato tanto, anche da mia moglie... Ho un carattere così. Mi piace stare dove c'è aria tesa. Mi sento a mio agio, non mi sento estraneo. In questo momento le carezze van fatte ai calciatori perché giochino al top. Quello che si scrive su di me passa in secondo piano. Io devo solo mettere in campo una squadra competitiva"

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