Il CEO della società rossonera: "Ho una grande responsabilità, il lavoro duro conta più di intelligenza e talento"
Il Milan è stato protagonista nell'estate del calciomercato. Prima con gli addii dolorosi a Paolo Maldini e Sandro Tonali, ma poi infilando una serie di acquisti che hanno acceso l'entusiasmo dei tifosi. Dietro al lavoro di rafforzamento c'è il lavoro della società e del CEO Giorgio Furlani: "Ho una grande responsabilità verso i tifosi, ma sono milanese e milanista. Cerco di fare un buon lavoro". Al centro delle mosse del Milan c'è anche la società statunitense RedBird: "È l'epicentro della convergenza tra sport, media, intrattenimento e cultura". Proprio a stelle e strisce è stato uno dei colpi più importanti dell'estate del Milan, Christian Pulisic: "Non lo abbiamo preso per avere ricavi extra dagli USA - ha commentato Furlani -, ma perché è un giocatore straordinario".
PULISIC - Proprio di Pulisic si è parlato nel corso dell'intervista su Sportico.com ospite di Eric Jackson a "Business beyond the game". "Lo abbiamo preso perché è un calciatore straordinario - ha assicurato Giorgio Furlani -, avevamo bisogno di un giocatore come lui e sappiamo che potrà fare la differenza".
Capitano della nazionale statunitense lanciata verso il Mondiale che disputerà in casa nel 2026, Pulisic è stato accolto come una star nel recente tour del Milan negli States: "L'acquisto è stato notato certamente, dal punto di vista dell'e-commerce c'è stata una esplosione e il 90% delle magliette del Milan vendute in America è la 11 di Pulisic". Un beneficio impossibile da non sottolineare: "Certo è un beneficio extra, ma non abbiamo preso Pulisic per avere più ricavi in quel mercato, ma perché è molto forte. Quella è la prima ragione del suo arrivo a Milano".
IL LAVORO DI FURLANI - Nel corso dell'intervista, il CEO del Milan Giorgio Furlani ha parlato anche di sé: "Volevo essere il centravanti del Milan, ma non ero abbastanza bravo e così ho intrapreso un'altra carriera. Sono estremamente fortunato e privilegiato, ma ho una grande responsabilità verso quei tifosi come me. Anch'io sono milanese e milanista. Fino a 6 anni fa non avevo niente a che fare col calcio, ora sono CEO del Milan e sono felice. Voglio fare un buon lavoro".
LE LEZIONI DEL MESTIERE - Durante la carriera Furlani ha elencato una serie di lezioni imparate:
REDBIRD - A Giorgio Furlani, CEO del Milan, è stato chiesto anche di RedBird, la società statunitense proprietaria del club. "È l'epicentro della convergenza tra sport, media, intrattenimento e cultura. Noi facciamo parte dei loro asset e stiamo iniziando a lavorare con alcune di queste aziende. Loro ci facilitano la relazione lavorativa e produrremo alcune cose molto belle molto presto".
YANKEES - Un esempio è la collaborazione con i NY Yankees, un brand riconosciuto a livello mondiale: "Sono soci del club e sono stati straordinari. Abbiamo integrato le nostre attività di merchandising e alcuni nostri prodotti sono venduti allo Yankee Stadium e viceversa. Non abbiamo limiti su quello che possiamo fare insieme, è un bel matrimonio".