L'ANALISI IMPOSSIBILE

Milan, è una crisi senza apparente spiegazione: Zaniolo la soluzione?

Rossoneri irriconoscibili dal gol di Ibanez, in crisi di gioco e di risultati: gli obiettivi sono ormai tutti falliti e i tifosi si interrogano

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Solitamente il giorno dopo un big match si dovrebbe fare l’analisi di come e perché la squadra in questione ha ottenuto quel determinato risultato, ma onestamente dopo Lazio-Milan 4-0 non sembra essere possibile dare spiegazioni sullo stato di forma dei rossoneri, ma solo farsi una grande domanda: che cosa è successo al Milan di Stefano Pioli? Che cosa ha trasformato nel giro di sette minuti (quelli dell’uno-due Ibanez-Abraham, ndr) la bellissima creatura arrivata a vincere lo scudetto contro ogni pronostico e poi agli ottavi di Champions nella squadra disordinata, sconnessa, fragile, che regala gol da scuola calcio e non punge mai di collettivo vista a Lecce, Ryiad e Roma?

La risposta sinceramente non ce l’abbiamo, quindi per trovarla proviamo ad affidarci ai commenti dei tifosi e la sensazione da subito chiara è che la confusione è tanta. Molti si scagliano contro Tatarusanu, titolare fisso ormai dal 22 settembre a causa del ko di Maignan: “Non fa una parata”, “È scarso coi piedi”, “Non riusciamo a costruire dal basso”. Tutto vero, forse, nel senso che senza dubbio senza il suo portiere titolare il Milan perde moltissimo, sia tra i pali sia in fase di impostazione, ma è altrettanto vero che fino all’87esimo di Milan-Roma i rossoneri con Tatarusanu in porta giocavano un bel calcio ed erano a -5 dal Napoli delle meraviglie dopo aver conquistato gli ottavi di Champions contro il Tottenham (andata 14 febbraio).

Da quel momento di black out il buio totale. L’eliminazione in Coppa Italia col Torino prendendo gol in superiorità numerica in contropiede, il pareggio in rimonta di Lecce viziato da errori individuali e di squadra da terza categoria, l’umiliazione di Ryiad in Supercoppa con il gol di Dzeko che di fatto chiude la partita che raramente si vede tra i professionisti e infine (per ora, perché il Sassuolo a caccia di punti salvezza arriva a San Siro domenica alle 12.30) la batosta dell’Olimpico. Una partita praticamente già finita dopo 4 minuti perché ancora una volta l’approccio, come a Lecce e nel derby, è stato disastroso e gli avversari hanno scartato il regalo indirizzando la partita. Che cosa è successo al Milan?  Vedi anche Milan, Maldini: "Dobbiamo ritrovare spirito e sicurezza, fiducia in Pioli" Milan Milan, Maldini: "Dobbiamo ritrovare spirito e sicurezza, fiducia in Pioli"

12 gol subiti nelle ultime cinque partite, 7 nelle ultime due, numeri da crisi vera: “Tomori non è in forma”, “Questo è il vero livello di Kallulu”. I social, si sa, sono spietati, ma di certo i due centrali rossoneri sembrano i lontani parenti dei due componenti del muro che nelle ultime undici partite dello scorso anno concesse soltanto un gol. Nessuno dei due (come invece ha fatto Theo) ha disputato i Mondiali, e come loro nemmeno Calabria (nelle prossime ore previsti accertamenti per lui come per Tomori) quindi non può essere un problema di condizione. E allora che cosa è successo alla difesa del Milan?

“E’ un problema di copertura a centrocampo”, “I trequartisti non difendono”, “Abbiamo mandato via Kessie senza sostituirlo”. Di certo da inizio stagione l’assenza dell’ivoriano sta pesando, ma il recente non brillante stato di forma di Tonali e Bonnacer (squalificato per il Sassuolo), che per altro in molte delle ultime è stato il migliore in campo, non può bastare a giustificare gli spazi che improvvisamente gli avversari del Milan trovano per fare male o la facilità con cui l’assist per Milinkovic attraversa tutta l’area. I rossoneri hanno totalmente perso l'equilibrio, non hanno più le distanze, spesso sono in balia degli avversari. Che cosa è successo al Milan?

Molti, avvalorati dai numeri dello scarso impiego dei nuovi acquisti, puntano il dito contro il mercato estivo: “CDK investimento buttato”, “Origi è sempre rotto”, “Adli un fantasma”, “Non c’è nessuno che faccia rifiatare Giroud”. Senza dubbio quello dei nuovi è un tema in casa Milan, tra infortuni e scarsa fiducia hanno giocato quasi sempre gli stessi, ma è altrettanto vero che fino a due settimane fa questo non era stato un problema e i risultati erano arrivati, anche giocando a ritmi infernali ogni tre giorni. E allora che cosa è successo? La risposta non ce l’abbiamo, ma magari il Milan potrebbe trovarla proprio sul mercato: gli strappi di Zaniolo forse potrebbero dare la scossa al Diavolo, ma come ha detto Massara: “La vedo difficile”.

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