L'ANALISI

Milan, Brahim Diaz risponde presente: Pioli ha già il trequartista

Buona prova anche di Tonali, si è visto pure Florenzi: Pioli e le variabili tattiche della nuova stagione

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Brahim Diaz risponde presente e la prima del Milan vale tre punti, per rispondere alle vittorie delle altre big e iniziare il campionato col piede giusto. La notizia fa piacere alla dirigenza rossonera ma non stupisce l'accoppiata Maldini-Massara, che ha voluto confermare a tutti i costi lo spagnolo, impostando un prestito biennale proprio perché crede in lui. Il pensiero va all'eredità lasciata da Calhanoglu, che però consiste per lo più nel numero 10 che porta sulle spalle visto che per i tifosi milanisti quella del turco è una pagina già ben chiusa mentre a livello tattico si sono viste cose leggermente diverse, almeno fin quando le gambe hanno tenuto.

Getty Images

Complice anche una mediana tutta nuova composta da un buon Tonali e da Krunic, visto l'infortunio di Kessie e la scarsa condizione post Covid di Bennacer, Diaz ha agito un po' più da 10 in appoggio a Giroud che da "otto e mezzo" come faceva Calhanoglu. L'agilità nello stretto e lo spunto nel breve sono variabili interessanti, soprattutto quando tornerà il più tecnico Ibrahimovic, al netto dell'altro giocatore offensivo che arriverà dal mercato.

Senza lo svedese, il Milan si è affidato soprattutto alle sponde - a volte favorite dai rinvii precisi di Maignan - dell'ex Chelsea che ha consentito a Diaz come a Leao (mentre Saelemaekers restava più accorto, anche per coprire le avanzate di Calabria. Negativa invece la prova di Theo Hernandez sull'altra fascia) di trovare gli spazi giusti per far male alla Samp, un po' come accaduto nel gol decisivo dopo neanche dieci minuti di partita. La cerniera Tonali-Krunic ha consentito la giusta copertura anche se nel finale di partita è venuta fuori la stanchezza, col blando assalto blucerchiato che Pioli ha provato a contenere col 4-3-3, inserendo Bennacer, e poi col 3-5-2, inserendo Romagnoli.

Nel finale ha trovato spazio pure Florenzi, un altro giocatore versatile, di quelli che tanto piacciono a Pioli. In questi ultimi sette giorni l'allenatore attende altri due rinforzi, uno sarà Bakayoko mentre per l'altro trequartista sono aperte più opzioni, ma intanto il successo al Ferraris rafforza la convinzione, esplicitata in conferenza, che questo è il Milan più forte che ha allenato, buon viatico di un campionato dove i rossoneri non possono più essere la sorpresa ma devono confermarsi ad alti livelli.

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