Milan, Abbiati: "Dopo il Carpi ho ribaltato Bacca"

L'ex portiere: "Servono calci nel culo per far rispettare le regole"

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Appesi i guantoni al chiodo, Christian Abbiati ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe per il bene del suo Milan. Parole dure e idee ben chiare: "Mi piacerebbe molto entrare in società, ho bene in mente in cosa potrei essere utile al club. Le faccio un esempio: viene da me l'allenatore e mi spiega che quel certo giocatore non si sta comportando bene. Ecco, io sarei quello che va a prenderlo a calci nel culo. Club manager: si chiama così, giusto?".

A La Gazzetta dello Sport, Abbiati ha svelato anche qualche retroscena importante sulla stagione appena conclusa: "Ho pensato di ritirarmi dopo il mio sfogo col Chievo, a metà marzo. La decisione definitiva è arrivata dopo il Bologna: avevo fatto il pieno. Vi faccio un esempio emblematico: quando Bacca fu sostituito col Carpi e lasciò il campo senza aspettare la fine e senza salutare chi entrava, nello spogliatoio lo ribaltai. Ebbene, mi sono girato e non c'è stato nessuno che mi abbia supportato. Evidentemente certe cose o non si hanno dentro, o proprio non interessano. Ai miei tempi Gattuso avrebbe tirato fuori il coltello".

Berlusconi è impegnato nella trattativa con i cinesi: "Capisco l'esigenza di avere liquidità fresca, ma non ce lo vedo un Milan senza di lui. Spero che tenga duro e resti dov'è".

La stagione è stata deludente, lo spogliatoio ha tradito il portierone: "Questa rosa non era da 7° posto. Con il giusto atteggiamento si potrebbe tornare a puntare la Champions già il prossimo anno. Ci sono stati 4-5 giocatori che non fatto quanto gli veniva chiesto. E non parlo di errori tecnici. Il fatto è che se ce n'è solo uno lo controlli e lo isoli, ma cinque sono tanti ed è tutto molto più compilicato".

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