MILAN

Loftus-Cheek: "Farò ancora meglio, ma sei mesi positivi per me"

Il centrocampista inglese traccia un bilancio della sua esperienza italiana: "I gol? Si tratta di farsi trovare in area quando senti che qualcosa possa accadere"

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Ruben Loftus-Cheek è senza dubbio il migliore degli acquisti fatti dal Milan la scorsa estate ed è anche grazie al suo contributo che i rossoneri sono in scia a Inter e Juve in campionato. La partita contro il Psg è stata quella che lo ha consacrato definitivamente agli occhi dei suoi nuovi tifosi. "Giocai molto bene, mi mancò solo il gol. Fu una grande partita per noi, in Champions League. Era una di quelle giornate dove mi sentivo bene e nel giusto stato mentale, e le cose succedono naturalmente. Non vedo l’ora di giocare alte partire e migliorarmi. Sono sicuro che giocherò ancora meglio che contro il Psg”, ha detto il centrocampista inglese a Milan TV.

Vedi anche Mirabelli: "Il Milan non ha voluto trattenere Calhanoglu. Lui sarebbe rimasto" Mercato Mirabelli: "Il Milan non ha voluto trattenere Calhanoglu. Lui sarebbe rimasto" Poi sono arrivati anche i gol grazie ai continui coinvolgimenti in attacco. “Bastava farmi trovare in area sia contro l’Empoli che contro l’Udinese. Si tratta di farsi trovare in area quando senti che qualcosa possa accadere su entrambe le fasce e devi sentire quando è il momento giusto per entrare in area e dove entrare”.

Sulla sua esultanza: "L’ho presa da un gesto famoso del basket. Spesso quando un giocatore più alto schiaccia su uno più basso è come dire “sono un po’ troppo piccoli”.

Sul suo ruolo: "Centrocampo, numero 8, box-to-box, però in carriera ho giocato in difesa, in attacco ed anche sulla all’occorrenza. In porta come Giroud un giorno? Forse, vediamo se un giorno potrò fare anche questo. Come ruolo però mi manca questo ed il terzino”.

Sulla coesione con Pulisic: “Dopo aver giocato per così tanto tempo con Chris si quello che fa, dove preferisce ricevere la palla. Abbiamo una buona intensa, soprattutto nella prima parte del campionato quando giocavamo entrambi sulla destra”.

Di certo, il suo ambientamento è stato fin da subito agevole: "A dire il vero già dalle prime partite mi sono sentito a casa. Staff, giocatori, tifosi e stadio. Sono stati 6 mesi positivi in Serie A”.

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