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Leonardo e Maldini, frecciata a Higuain: "Al Milan resta solo chi ha voglia"

Il brasiliano: "Ecco perché non sono arrivati Ibrahimovic e Fabregas"

24 Gen 2019 - 19:43

"Al Milan resta solo chi ha voglia di stare", così Leonardo e Maldini hanno congedato Higuain durante la conferenza stampa di presentazione di Piatek. Il ds brasiliano ha continuato: "Ha fatto la sua scelta, c'è poco da dire. Abbiamo bisogno di gente che ha voglia di essere coinvolta nel nostro progetto". A fargli da eco l'ex numero 3: "Fin dal primo giorno abbiamo detto ai giocatori che al Milan resta chi ha voglia di restare".

LEONARDO: "IBRA E FABREGAS, ECCO PERCHÉ NON SONO ARRIVATI"

Non sono mancati gli elogi per Piatek: "La scelta non era così difficile, ha segnato 13 gol in 19 partite. Ha fatto vedere subito le sue qualità. Non era un'operazione prevista adesso, anche a livello economico è stato un investimento imprevisto, ma abbiamo avuto la possibilità di fare un investimento e scegliere Piatek non è stato difficile. Lui conosce già bene il nostro calcio e il nostro campionato".

All'acquisto del bomber polacco potrebbe non essere l'ultimo di questa sessione: "Abbiamo fatto molto finora, forse siamo quelli che abbiamo fatto di più. Sono stati fatti due acquisti importanti, non solo per il presente, ma anche il futuro. Ora dobbiamo capire se potremo fare altro, ma già con Piatek e Paquetà la rosa è competitiva".

Il brasiliano ha spiegato anche i mancati arrivi di Ibrahimovic e Fabregas: "I tentativi per loro due non sono stati bloccati dalla linea societaria di puntare sui giovani che abbiamo sul mercato, ma da situazioni di mercato. Tutte le scelte sono condivise da tutti, anche dall'allenatore".

MALDINI: "IN LINEA CON L'OBIETTIVO CHAMPIONS"

"La squadra è in linea con gli obiettivi, siamo quarti e abbiamo la possibilità di raggiungere la Champions. In rosa abbiamo tanti giocatori, vedremo a fine mercato quanti saremo. L'allenatore sta gestendo bene la situazione, così come la società. I malumori ci sono in una squadra, è normale, ma quando il tecnico lavora bene e la società è forte non ci sono problemi".

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