La Commissione d'esame: "Dal signor Donnarumma grave mancanza di rispetto"

Non si placa la polemica intorno al portiere del Milan

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La lunga estate di Gigio. Sempre più calda, sempre più tormentata. Tra rinnovo e firme che ancora non arrivano, tra vacanze sotto il sole di Ibiza ed esami non dati. Il Milan lo aspetta, Raiola tira sulle commissioni e fa muro sulle clausole, Donnarumma intanto si gode il mare. I suoi coetanei, intanto, affrontano gli esami di maturità. Chi bene, chi meno bene, con tanti timori ma anche tante speranze nel futuro, considerando la scuola ancora un'istituzione da rispettare e lo studio un diritto ma anche un valore.

Libero Gigio di scegliere il proprio destino, sia chiaro, liberissimo di decidere di non sostenere l'esame di maturità. Non fosse che per lui, e per una sua esplicita richiesta poi disattesa, il lavoro di un'intera Commissione d'esame e di conseguenza anche quello di quasi 60 studenti abbiano subito cambiamenti e rallentamenti. E questo non è piaciuto proprio a chi di quella Commissione ne è la presidente: "Un comportamento che rappresenta una grave mancanza di rispetto per la scuola, per la Commissione e per gli studenti delle classi coinvolte - ha infatti commentato all'Ansa la professoressa Elda Frojo, presidente della Commissione d'esame di fronte alla quale Gianluigi Donnarumma doveva sostenere l'esame di maturità per diplomarsi, da privatista, in ragioneria all'istituto paritario Leonardo da Vinci di Vigevano.

"Il signor Donnarumma - ha continuato l'insegnante - ha chiesto di sostenere le prove suppletive. Il Miur, giustamente, cerca di incoraggiare coloro che si dedicano allo sport ma vogliono comunque proseguire negli studi. Nel caso del signor Donnarumma si e' ritenuto che la partecipazione ai Campionati Europei under 21 giustificasse la richiesta. Chiaramente questo ha comportato un rallentamento dei lavori: i colloqui d'esame sono stati interrotti per consentire all'ormai ex candidato di sostenere le prove scritte".

"Faccio presente - ha sottolineato la presidente della Commissione - che oltre al signor Donnarumma ci sono 57 candidati che stanno affrontando l'esame, alcuni dei quali hanno problemi familiari gravi. Eppure sono venuti ad affrontare le loro prove. Forse supereranno gli esami, forse no, in ogni caso non si sono sottratti. Nessuno ha obbligato il signor Donnarumma a chiedere di svolgere le prove nella sessione suppletiva" ha concluso la professoressa Frojo. Evidentemente lui riteneva di potere fare fronte a tutti i suoi impegni. Si sarà ricordato, poco prima di volare a Ibiza, che il giorno dopo aveva la prima prova scritta?".

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