MILAN

Furlani: "Una pazzia togliere il Decreto Crescita, favorevole all'Arabia Saudita"

L'ad dei rossoneri, presente a Roma, ha rassicurato i tifosi del Diavolo: "Il progetto di RedBird si basa sul successo sportivo"

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Togliere il decreto crescita vorrebbe dire distruggere il calcio italiano. Ospite del Social Football Summit Giorgio Furlani, ad del Milan, ha ribadito il concetto: il calcio italiano sarebbe in ulteriore difficoltà nel caso il governo Meloni decidesse di procedere con l'eliminazione della tassazione agevolata in favore dei club introdotta nel 2019 col procedimento in questione: così facendo sarebbe più difficile ingaggiare calciatori dall'alto ingaggio. "Il decreto crescita è l'unica leva per mantenere il calcio nostrano competitivo rispetto agli altri campionati - ha aggiunto il dirigente esperto in finanza -. Grazie a questo siamo riusciti ad attrarre talenti in Italia". 

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A proposito di talenti: "Riportandone a casa un bel po' siamo riusciti ad avere successo in Europa - ha aggiunto Furlani -. Mi sembra un totale controsenso andare a cambiare una norma che è quella che ci permette di andare verso la strada giusta e che insita nella parola ha crescita. Mi sembra una pazzia. In Italia abbiamo già tante cose che ci remano contro come l'impossibilità di fare stadi e la pirateria".

"Sicuramente non si può dire che la Nazionale non vada bene a causa di questo decreto. Toglierlo vuol dire vuol dire ridurre le risorse che sarebbero tolte anche dai settori giovanili. Se ragiono da economista inoltre, non posso che vedere bene quanto sta facendo l'Arabia Saudita. È una nuova opportunità. Il progetto di RedBird? Si basa sul successo sportivo. Sono convinto che debba essere così, nel medio periodo gli interessi del tifoso e dell’azionista sono gli stessi. Il successo sportivo crea un successo finanziario" ha concluso Furlani.

Impossibile non parlare dei fatti interni in casa Milan tra campo e stadio: "Noi vogliamo crescere, non so dire come sarà il Milan tra tre anni - le ulteriori dichiarazioni di Furlani sul palco del forum -. L'augurio è di aver avanzato il progetto stadio: San Siro è abbandonato, puntiamo tutto su San Donato. Vincendo lo scudetto è più facile arrivare al pareggio di bilancio".  

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