Il francese e il colombiano sono l'arma in più di Mihajlovic, che ha ritrovato anche la solidità difensiva
Dopo il trionfo nel derby e la trasferta vittoriosa di Palermo, Mihajlovic torna a sorridere. Il suo Milan comincia a correre e a puntare la zona alta della classifica. Il quarto posto dell'Inter, del resto, è solo a cinque punti e per i rossoneri non è vietato sognare un posto in Champions. Merito soprattutto del feeling e della vena realizzativa della coppia Bacca-Niang, ma anche della ritrovata solidità difensiva.
A Milanello tira un'aria diversa. I due successi in campionato hanno ridato morale all'ambiente, rilanciando le ambizioni rossonere. La vittoria con l'Inter e la prestazione di Palermo hanno lasciato il segno e Sinisa ora può lavorare con maggiore serenità. Una rinascita firmata Bacca-Niang. Il colombiano va a segno da quattro partite di fila, il francesino invece negli ultimi due match ha collezionato due gol e due assist, garantendo quantità e qualità lì davanti.
Con Luiz Adriano, Balotelli e Menez ancora acciaccati, il peso dell'attacco rossonero pesa tutto sulle loro spalle, e la pressione sembra aver dato la scossa giusta ad entrambi. Tra Bacca e Niang si è creata una grande intesa. E proprio dietro questa sintonia è uno dei segreti dietro il momento magico dei rossoneri. Carlos e M'Baye si muovono alla perfezione, aprendosi gli spazi a vicenda. E quando c'è da metterla dentro, non si fanno pregare. Col Palermo c'è stato anche qualche momento di tensione tra i due per chi doveva calciare il rigore, ma poi è tutto rientrato e alla fine del primo tempo si sono chiariti. Piccoli screzi da bomber, niente di grave.
Ma l'attacco non è l'unica arma in più di questo Milan. Nella rinascita rossonera, un ruolo importante ce l'ha anche la difesa. Il Milan non riusciva a tenere la porta inviolata per due partite di campionato di fila dallo scorso febbraio e ora sembra invece aver trovato la quadra dietro. Un'arma in più per Mihajlovic nella rincorsa all'Europa che conta. A questo punto della stagione a Milanello non è vietato sognare.